sabato 31 marzo 2012

Flash Mob online per Rossella Urru

di Mirko Solinas

Amici e inseguitori e inseguiti, da giorni non si parla più di Rossella Urru.
Come sapete sono passati 162 giorni dal rapimento della nostra cooperante sarda.
Con due bloggin day e l'affissione di centinaia di cartelloni dove si chiede la liberazione di Rossella abbiamo ottenuto l'attenzione che merita questa vicenda.
Ora c'è di nuovo il silenzio e sta a noi cittadini tenere alta l'attenzione. La politica deve lavorare, non parlare.

Perciò lanciamo il primo flash mob online. 
In cosa consiste? Dalle 15 di oggi, 31 marzo, cambieremo il nostro nome su Facebook. Quindi Mario Rossi si chiamerà Mario Rossella Libera Rossi. Quindi il nome sarà Mario Rossella e il cognome Libera Rossi.
Da subito, invece, cambiamo l'immagine del profilo con la foto di Rossella.

Chi possiede un blog può scrivere un pezzo e condividerlo su facebook e twitter.

Su twitter domani alle 10 lanceremo l'hashtag #LiberateRossella. E' importante farlo di mattina perché poi parleranno del pesce d'aprile, che è una tendenza scontata per domani.

Inoltre bersaglieremo di mail il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz e il vice presidente vicario Gianni Pittella. Inoltreremo la mail con la lettera a proposito delle dichiarazioni di Mario Borghezio sul volontariato.
Mandata la vostra mail a mirko.solinas@hotmail.it e vi risponderò con gli allegati della lettera in italiano e inglese e gli indirizzi email di Schulz e Pittella.

E' importante seguire con attenzione gli orari delle mosse. Altrimenti il flash mob non riesce.
Se avete altre idee, proponete.
#LiberateRossella

lunedì 26 marzo 2012

I mostri di Firenze

Firenze culla del Rinascimento e degli amici di merenda, Firenze del  Granducato, primo stato ad abolire la pena di morte, Firenze di oggi che con un guizzo a sorpresa ha emanato, lo scorso 14 Marzo, un regolamento di Polizia Mortuaria che prevede la realizzazione di un spazio specifico all'interno degli ambiti cimiteriali  per la sepoltura di “feti che non siano stati dichiarati morti,  per i prodotti abortivi e quelli del concepimento”. Non ho mai sopportato le intromissioni dello stato verso la sfera privata delle persone,  il legiferare giudicando e regolando l'intimità dei cittadini lo trovo aberrante, come nel caso dell'eutanasia, della fecondazione assistita ecc. Ricordo ancora con enorme rabbia il dolore del padre di Eluana Englaro,  gl'integralisti della non vita e alcuni schifosi politici  strumentalizzare la vicenda con modi e giudizi ignobili. Quello che si sta tentando di fare a Firenze è già presente in una quarantina di città italiane. Il problema non è la scelta di seppellire il feto in un'area cimiteriale (cosa già regolata dal DPR 285 del 1990) ma, come sottolinea Se Non Ora Quando Firenze, è che questo intervento rischia di personalizzare il feto, indebolire le donne facendole sentire colpevoli e attaccare la 194. Inoltre tutto ciò è lesivo della privacy e introduce l'anticostituzionale principio di diseguaglianza creando di fatto "categorie" all'interno dei cimiteri. Iniziative di questo tipo possono sdoganare i comportamenti di fanatici fondamentalisti, articoli come questo:  Il giardino degli angeli trova casa nella rossa Firenze ne sono un esempio. Io non so se si sono svegliati tutti ora riguardo a questi regolamenti cimiteriali, Firenze è stata preceduta da Roma e stanno seguendo a ruota altre città come  Prato e la Regione Campania. Che scopo c’è dietro tutto questo movimento? Si parla di  diritto alla vita ma non di diritto dei  vivi in uno  stato privo di valide strutture di supporto sociali, in una nazione che in teoria dovrebbe essere civile ma  in cui molte donne si vedono negare  la pillola del giorno dopo da fanatici obbiettori di coscienza che, guarda caso, lavorano tutti nei consultori e nei presidi ospedalieri aperti 24 ore su 24. Pare che a Prato ci sia un’associazione che prelevi i feti abortiti, in accordo probabilmente con le strutture sanitarie, all’insaputa delle famiglie e li seppellisca  recitando prima una  messa. Temo questo fondamentalismo,  osservo un  razzismo di ritorno che non solo questo se la prende con gli stranieri e le donne ma anche con le unioni di fatto e le coppie gay gridando che è immorale per loro adottare un bambino e usufruire di diritti che invece dovrebbero essere garantiti dalla nostra Costituzione.  Intanto una settantina di militanti di Casaggì e Giovine Italia la notte scorsa hanno fatto un blitz nei consultori fiorentini chiudendoli con il nastro che si usa per circoscrivere le scene degli omicidi  e lasciando dei volantini in cui si dichiarano favorevoli al nuovo regolamento della giunta di Firenze riguardo la polizia mortuaria. Non dimentichiamoci che questa è anche la Firenze di Casa Pound che accoglie personaggi come Casseri l’assassino di Samb Modou e Diop Mor. I componenti di Se Non Ora Quando di Firenze si sono immediatamente attivati, è oggi  importantissimo come non mai sostenerli ,  stare attenti  e vigilare riguardo a quello che sta succedendo.



mercoledì 21 marzo 2012

Alè che ce l'hanno fatta!

Che bello il governo senza puttanieri è  riuscito dove tutti gli altri avevano fallito. Questi tecnici in giacca, cravatta e  tailleur, ce l'hanno fatta, hanno  rimosso l'articolo 18 con la scusa che ce l'ha chiesto l'Europa e che serve per liberalizzare il lavoro. Ora che un articolo che tutela i lavoratori contro i licenziamenti senza  giusta causa sia il male maggiore mi  fa pensare che io di economia non ci capisco una pinga. Ma sono tutti più felici, insomma quasi tutti i sindacati, a parte quella musona della Camusso e altri figli  di un sindacato minore,  e un sacco di i partiti. Che bello adesso l'Italia potrà ripartire per andare dove non si sa, ma il paese si è alleggerito. L'art. 18 è stato buttato nel cesso, speriamo non intasi le tubature, o forse  si ... più merda per tutti, alè!

lunedì 19 marzo 2012

Blogging Day Liberi Tutti #freeitalians

Anche oggi ricordiamo gli italiani che sono in mano ai sequestratori, ad oggi sono 11 compresi i due turisti sequestrati  dai maoisti in India. Oltre loro c'è il signor Bruno Pellizzari, italiano ma di cittadinanza sudafricana acquisita, sequestrato insieme alla moglie Deborah Calitz più di un anno fa in Somalia http://news.liberoreporter.eu/?p=13980
Questi i loro nomi:
Rossella Urru http://www.rossellaurru.it/: questo è il sito che ha creato la sua famiglia per raccogliere le voci e le testimonianze per l'immediata liberazione di Rossella. 
Maria Sandra Mariani https://www.facebook.com/groups/312056538849738/: questo è il gruppo su facebook nato per sensibilizzare le persone riguardo a questo sequestro che dura ormai da più di un anno.
Giovanni Lo Porto, cooperante rapito in Pakistan in Gennaio, qui l'appello della famiglia rilasciato il giorno dopo il rapimento: http://www.palermotoday.it/cronaca/volontario-palermitano-rapito-pakistan-appello-famiglia.html
Enrico Musumeci, Valentino Longo, Lettiero La Maestra, Daniele Grasso, Carmelo Sortino, Francesco Bacchiani sono i sei marinai della Enrico Ievoli sequestrati al largo della costa dell'Oman nel dicembre 2011 http://www.repubblica.it/esteri/2011/12/27/news/sequestrata_petroliera_italiana-27255029/
Paolo Bosusco e Claudio Colangelo: rapiti mercoledì scorso in India, queste sono le ultime notizie a riguardo: http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/446915/
Oggi ricordiamo anche Franco Lamolinara ucciso dai suoi sequestratori l'8 Marzo scorso.

Una deportata di Terezin disse che trascorriamo l'esistenza perdendoci in una marea di cose senza senso e che erano solo due le cose davvero importanti: l'amore per la vita e i rapporti umani. Nei giorni scorsi ho letto cose  aberranti riguardo a persone e giornalisti che si lamentavano dei costi per le varie operazioni di rilascio di queste persone. Fra l'altro nessuno di questi "signori" si lamenta mai dei costi delle guerre, soldi che ci preleva direttamente lo stato http://sabrinaancarola.blogspot.it/2012/03/war-is-stupid.html, richieste che diventano sempre più onerose, anno dopo anno. A costo di sembrare l'ultima utopista della terra non mi stancherò mai di dire che la vita umana non ha prezzo, può sembrare banale ma è così, la signora scampata a Terezin lo sapeva bene.


Chi volesse aderire a questo appello lo scriva nel blog di Max: I Viaggi di Maya

sabato 17 marzo 2012

La normalità del bene: Rachel Corrie

“Sento altre forti esplosioni fuori, lontane, da qualche parte. Quando tornerò dalla Palestina, probabilmente soffrirò di incubi e mi sentirò in colpa per il fatto di non essere qui, ma posso incanalare tutto questo in altro lavoro. Venire qui è stata una delle cose migliori che io abbia mai fatto. E quindi, se sembro impazzita, o se l’esercito israeliano dovesse porre fine alla sua tradizione razzista di non far male ai bianchi, attribuite il motivo semplicemente al fatto che io mi trovo in mezzo a un genocidio che io anch’io sostengo in maniera indiretta, e del quale il mio governo è in larga misura responsabile”.
Il 16 Marzo di 9 anni fa veniva uccisa Rachel Corrie, aveva 23 anni. Attivista dell'International Solidarity Movement venne ferita mentre tentava d'impedire ad un  bulldozer israeliano di distruggere le case dei palestinesi. Statunitense dello stato di Washington, attiva nei movimenti per la pace e i diritti umani riuscì come osservatrice a documentare le nefandezze dell'occupazione israeliana. Nelle sue email scriveva: “Sono in Palestina da due settimane e un giorno, e ho ancora poche parole per descrivere ciò che vedo (…). Io non so se molti dei bambini qui abbiano mai vissuto senza i buchi di carri armati alle pareti, senza le torri di un esercito di occupazione che li sorveglia costantemente da un orizzonte vicino. Io penso, sebbene non sia del tutto sicura, che anche il più piccolo di questi bambini capisce che la vita non è così ovunque”. 
Il 16 Marzo del 2003 Rachel se ne stava in piedi con il megafono in mano davanti ai bulldozer, come quel ragazzo cinese in piazza Tienamen il 5 giugno del 1989 se ne stava fermo davanti alla fila dei carri armati.  Malgrado si fosse resa riconoscibile, le regole militari che dovevano impedire  l'avvicinamento del bulldozer vennero infrante e l'ordine di andare avanti tracimò con le lame la vita di Rachel. Nonostante una versione diversa fornita dall'esercito israeliano esistono foto e video che testimoniano inequivocabilmente l'accaduto. Ricordo ancora le immagini in tv e in rete, il bellissimo volto di Rachel, il suo coraggio e non posso non pensare a Vittorio Arrigoni e ai tanti  volontari che decidono di dedicare la propria vita agli altri. Penso a Rossella Urru, e a Giovanni Lo Porto, penso che  se nel mondo si moltiplicassero persone come loro vivremmo tutti più in sicurezza e in pace. Probabilmente Rachel sentiva  che era normale andare sulla striscia di Gaza, dare una mano come poteva e documentare gli  orrori di questa guerra che sembra non avere mai fine. Per lei fu un gesto naturale frapporre il suo corpo fra i bulldozer e le case dei palestinesi. Chi si adopera per il bene, per la pace e lo fa veramente in maniera attiva si "offre" senza pensarci, con naturalezza. Ci sono persone  che sono così, che sentono cos'è giusto per il mondo è percorrono il loro cammino forti di questa convinzione. Sono persone come loro che hanno cambiato in modo positivo questo nostro pianeta. Gandhi, Rosa Parks, Martin Luther King, possiamo solo cercare di coltivare uno spirito di gratitudine per loro e per Rachel Corrie.


martedì 13 marzo 2012

War is stupid

Nel mondo si spendono molti soldi per la guerra per il vantaggio di pochissime persone e pochi per la pace di cui l'intera umanità beneficerebbe. Il nostro bel paese è leader mondiale nella produzione di armi. Grossi produttori alimentari, come la statunitense Chiquita, favoriscono gruppi terroristici. I gruppi  che detengono il controllo delle materie prime del mondo sono veramente pochi e l'economia mondiale è completamente asservita alle loro decisioni, ai loro capricci.  Le multinazionali invadono i mercati dei paesi in via di sviluppo calpestando i diritti umani e di fatto impedendo lo sviluppo dei paesi più poveri. Il Sipri (Istituto Internazionale di Stoccolma per la ricerca sulla Pace) nel suo rapporto del 2009 denunciava che  nel mondo le spese militari  avevano superato il livello di quelle della II Guerra Mondiale con un livello di spesa di  1000 dollari a testa per ogni italiano nel 2008. Non ho mai sentito un partito nel nostro paese farsi portabandiera di una campagna per il disarmo e neanche per la riduzione delle spese militari. Ci chiedono sacrifici buttando al cesso i nostri diritti, la nostra terra, le nostre montagne eppure tagliando le spese per gli armamenti non solo si risanerebbero i conti pubblici, ma si potrebbe investire su un'economia che preservi l'ambiente, si rilancerebbe la ricerca e l'innovazione e si migliorerebbe la qualità di vita di tutti i cittadini. Lo stesso Sipri nel 2009 disse che con la sola riduzione del 10% delle spese militari per quell'anno si sarebbero realizzati tutti gli  Otto Obbiettivi del Millennio  che sono:
1 Sradicare la povertà estrema e la fame
2 Rendere universale l’educazione primaria
3 Promuovere l’eguaglianza di genere e l’empowerment delle donne 
4 Ridurre la mortalità infantile
5 Migliorare la salute materna
6 Combattere l'AIDS, la malaria e le altre malattie
7 Assicurare la sostenibilità ambientale
8 Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo
Lo ripeto queste non sono farneticazioni di qualche utopista, rendiamoci conto che tutto questo sarebbe possibile ogni anno con il solo 10% dei soldi investiti in quella che chiamano a presa di giro "sicurezza mondiale". Un mondo senza povertà, malattie e disperazione è indiscutibilmente un mondo sicuro.   E' frustrante vivere in una società così soggiogata al potere di poche famiglie che fanno il bello e il cattivo tempo nel mondo. Qualcosa  noi, piccole insignificanti formichine, possiamo e dobbiamo fare per il rispetto della vita, dell'intero pianeta e per il futuro dei nostri figli. Boicottiamo le Banche Armate e le grandi holding che sfruttano i lavoratori distruggendo le piccole imprese locali offrendo in cambio ricatti e merci di scarsissima qualità. Chiediamo in ogni modo possibile la riduzione delle spese militari. C'è una parte d'italiani che resiste, che non si piega per salvaguardare il proprio ambiente,  sono eroi,  sono ottimi esempi da imitare per realizzare  un paese davvero civile.  Salvador Allende diceva: "La storia è nostra e la fanno i popoli", abbiamo la rete, possiamo informarci, discutere e attrezzarci in modo pacifico per far sentire i nostri NO.

lunedì 12 marzo 2012

BLOGGING DAY: #freeitalians #shatteredchains

Appello a tutti i blogger, utenti Facebook, utenti Twitter e tutti coloro che avranno il piacere di partecipare:

BLOGGING DAY IN FAVORE DEGLI ITALIANI IN OSTAGGIO

NOI NON LI ABBIAMO DIMENTICATI!

19/03/2012

I viaggi di Maya, la disegnatrice “Owl – Cuor di Carciofo” e Sabrina Ancarola,  in collaborazione con“Ladigetto Donna”  hanno indetto il 2° blogging day in favore degli italiani sequestrati.
Il “blogging day” è un giorno in cui un gruppo di blogger decide di parlare di un unico argomento. Allo scopo di sensibilizzare quante più persone possibili e di far parlare anche i media degli Italiani rapiti.
Il 19 Marzo 2012, anniversario della guerra in Libia, i blogger, gli utenti Facebook e Twitter dedicheranno il proprio post a questo argomento e pubblicheranno in forma di ricordo e di protesta, il logo in basso, presente in questa pagina.
Gridiamo la nostra speranza e il nostro desiderio di libertà, facciamo sentire alle famiglie dei sequestrati che noi ci siamo, noi non dimentichiamo.
Chiediamo allo Stato Italiano, nonostante il legittimo riserbo, di dare Voce e volto agli Italiani sequestrati. Vorremmo una collaborazione piena anche da parte dei Media, delle testate giornalistiche e dei giornali online!
Ricordiamo i loro nomi…
1) Rossella Urru, sequestrata nella notte tra il 22 e 23 febbraio 2011 mentre prestava servizio in un campo profughi nel sud dell’Algeria
2) Maria Sandra Mariani, scomparsa il 2 febbraio 2011 durante un’escursione nel Sahara algerino.
3) Giovanni Lo Porto, ha 38 anni, siciliano, lavora per una ong tedesca. E’ stato rapito in Pakistan il 19 gennaio scorso.
4) Enrico Musumeci, 55 anni di Mascali (CT) Comandante della petroliera ‘Enrico Ievoli’, catturata al largo delle coste dell’Oman;
5) Valentino Longo, 29 anni, messinese, imbarcato sulla ‘Enrico Ievoli’
6) Letterio La Maestra, di 33, messinese, imbarcato sulla ‘Enrico Ievoli’
7) Daniele Grasso, catanese, imbarcato sulla ‘Enrico Ievoli’
8) Carmelo Sortino, Pozzallo (Rg) imbarcato sulla ‘Enrico Ievoli’
9) Francesco Bacchiani, Molfetta (Ba) imbarcato sulla ‘Enrico Ievoli’
*** Franco Lamolinara, questo Blogging Day è anche per te. Scomparso nel nord ovest della Nigeria il 12 maggio 2011, aveva 47 anni. Si trovava nel paese africano per lavoro. Impiegato come tecnico per la società Stabilini Visinoni Limited, era impegnato nella costruzione di un edificio della Banca centrale a Birnin Kebbi. E’ stato brutalmente assassinato l’8 marzo a seguito di una incursione dei servizi speciali Inglesi in una operazione congiunta con le forze Nigeriane.
Pubblicate il banner sottostante nel vostro sito, nel vostro blog, inseritelo come immagine del profilo e condividete… per loro.

Per favore mandate le vostre adesioni nel blog de  I viaggi di Maya 

venerdì 9 marzo 2012

Restiamo Umani, per Rossella e per gli altri italiani

Si chiamava Franco Lamolinara, era un ingegnere che si trovava in Nigeria da 11 anni, era uno dei 10 italiani da tempo in mano ai sequestratori. E' stato ucciso ieri insieme al suo collega inglese Chris McManus con cui condivideva la prigionia dal maggio 2011. L'azione che ha portato a questa tragedia è stata la conseguenza del blitz armato che il Premier inglese Cameron ha deciso di attivare evitando il previo confronto con le autorità italiane. Le notizie a riguardo sono come al solito confuse, si parla di 7 ore di sparatoria e pare che il Presidente Monti sia stato avvisato dallo stesso Cameron a tragedia avvenuta. Di Franco Lamolinara non sapevo niente, leggendo il blog delle Donne Viola, che a loro volta seguivano i ragazzi del Comitato per la liberazione di Rossella Urru di Samugheo, ho conosciuto la vicenda della volontaria sarda e di conseguenza quelle degli altri italiani in mano ai sequestratori. In rete abbiamo parlato, ci siamo sostenuti l'un l'altro riguardo le varie iniziative su Rossella. Di conseguenza i media hanno riportato alla ribalta questa vicenda insieme agli altri casi degli italiani in mano ai rapitori. Ieri, 8 Marzo Giornata Internazionale della Donna, in molti comuni si è voluto ricordare Rossella Urru, il sito del tg3web e la città di Firenze hanno voluto affiancare al volto di Rossella quello della signora Maria Sandra Mariani che dal Febbraio 2011 è in mano ai rapitori pare nelle stesse zone della Urru. Stessa sorte di queste due donne la stanno subendo il cooperante Giovanni Lo Porto rapito in Pakistan lo scorso 20 Gennaio e i sei marinai della Enrico Ievoli: Valerio Longo, Letterio La Maestra, Agostino Musumeci, Valentino Longo, Daniele Grasso e Carmelo Sortino in ostaggio in Somalia dall'Aprile 2011. Riguardo le notizie sulla presunta liberazione di Rossella Urru abbiamo tutti assistito alla gran confusione generata dai media che riportavano la notizia, proveniente da un sito della Mauritania, non verificata dalla Farnesina. Prima di questa ondata caotica di annunci e smentite voglio ricordare che l'Onorevole Boniver era partita in missione per le trattative su Rossella Urru e Maria Sandra Mariani, ma il nome della Mariani non è stato più fatto. Anche il nome di Franco Lamolinara non era stato fatto, che io sappia nessuna autorità aveva dichiarato d'impegnarsi per la sua liberazione e neanche per quella di Giovanni Lo Porto e dei sei marinai della Ievoli. Ieri la tragedia, assurda poiché sembra che Cameron abbia deciso l'azione e l'uso della forza militare a dispetto delle trattative e di un minimo di diplomazia e cura. Il Presidente Monti al momento non ha lasciato nessuna dichiarazione di condanna verso questa scellerata operazione e probabilmente non lo farà, siamo eternamente succubi di decisioni prese da potenze straniere. Un governo dovrebbe rappresentare e difendere i cittadini, si dovrebbe far garante per questi quando sono in difficoltà, in Italia e all'estero, dovrebbe avere cura del suo popolo. Non viviamo in una democrazia, ma in uno Stato mercato che non s'interessa dei No Tav che da tempo protestano per l'assurdità di questa opera i cui benefici sono minimi a fronte dell'incredibile costo in termini economici e ambientali dell'opera. Paghiamo le tasse, non infrangiamo la legge eppure a noi chiedono ancora sacrifici non prospettandoci i minimi diritti previsti dalla legge come la casa e il lavoro, anzi chiedono modifiche alla costituzione per eliminare anche la minima garanzia che l'articolo 18 pone nei riguardi dei lavoratori, Assistiamo basiti ai deliri della Lega (non ultime le farneticanti dichiarazioni di Borghezio riguardo Rossella Urru e il volontariato) un partito che per le leggi del nostro paese dovrebbe essere dichiarato fuorilegge, un partito fatto di disOnorevoli pagati fior di quattrini grazie ai nostri contributi. Abbiamo pochi mezzi per far sentire la nostra voce e dobbiamo usarli, uno di questi è la rete ed è proprio qui ancora una volta voglio scrivere che lo Stato deve adoperarsi per le operazione di rilascio Rossella Urru, Maria Sandra Mariani, Giovanni Lo Porto, Valerio Longo, Letterio La Maestra, Agostino Musumeci, Valentino Longo, Daniele Grasso e Carmelo Sortino. Si devono usare tutti i mezzi possibili per preservare le loro vite evitando le armi perché queste non possono che portare all'uso della violenza da parte dei sequestratori. Oggi penso alla famiglia di Franco La Molinara, un lavoratore che stava in Africa come molti altri e penso alle altre famiglie, alla loro angoscia. L'Italia ha già perso in passato persone meravigliose come Enzo Baldoni e Vittorio Arrigoni, lo stesso Arrigoni usava dire “restiamo umani”, voglio rilanciare il suo motto perché se lo stato e i media non si curano dei cittadini dobbiamo farlo noi, è nostro dovere. Stringiamoci intorno alle famiglie dei nostri connazionali dando un segnale sui nostri siti, nei nostri blog, attraverso i nostri social network e nei nostri altri spazi virtuali. Sollecitiamo ancora una volta l'opinione pubblica affinché lo stato e i media comincino seriamente a prendersi cura di loro e delle rispettive famiglie, continuiamo ad insistere, restiamo umani perché vogliamo #Rossellalibera #MariaSandraLibera #Giovannilbero #UominiDellaIevoliLiberi


  

mercoledì 7 marzo 2012

Chi dice donna dice?

Chi dice donna dice danno
Donna al volante pericolo costante
Bacco, tabacco e venere riducono l’uomo in cenere
Donne e motori gioie e dolori
Donna baffuta sempre piaciuta
Donna nana tutta tana
Donna pelosa sempre virtuosa
Chi donne pratica, giudizio perde
Chi vuol vivere e  star sano dalle donne e dai parenti stia lontano
Abbi donna di te minore se vuoi essere signore
Chi si governa per consiglio di donne non può durare
Donna al volante lumaca ambulante
Donna ridarella o santa o puttanella
Donne e buoi dei paesi tuoi
Donne e sardine son buone piccoline
Donne, asini e noci vogliono mani atroci
Fiume, grondaia e donna parlatora mandano l’uomo di casa fuora
Donne, asini e noci vogliono mani atroci
Guardati dai cani, dai gatti e dalle donne coi mustacchi
La donna è come l’onda se non ti sostiene ti affonda
La donna, il fuoco e il mare fanno l’uomo pericolare
Le buone donne non hanno né occhi né orecchi
Le donne dicono il vero, ma non lo dicono tutto intero
Le donne e le ciliegie sono colorite a proprio danno
Le donne hanno i capelli lunghi e il cervello corto
Le donne ne sanno una più del diavolo
Pecore e donne a casa a buon ora
Per le donne in convulsione è gran recipe il bastone

I proverbi sulle donne hanno origine antica, ma alcune persone ancora vi fanno riferimento. Sono le stesse persone che hanno bisogno di etichettare ogni cosa gli si prospetti davanti perché il non riconoscere l’individualità del singolo li manda in confusione. Si evince che chi sfrutta questi luoghi comuni è ignorante. Analizzando alcuni di questi proverbi appare chiaro un certo timore verso le donne, la totale mancanza di comprensione verso le figure femminili che, nei detti più antichi, venivano paragonate agli animali. I sospettosi, coloro che vivono coltivando la mancanza di fiducia verso il prossimo sono persone infelici. Scaricare sull’altro i propri timori generati dai propri limiti è un comportamento da vigliacchi. Questi detti, generati dall’ignoranza,  sono anacronistici, ma purtroppo ancora molti li praticano e ogni volta che frasi del genere vengono usate si genera una pesante offesa. Il karma si origina in pensieri, parole e azioni, potremmo non stare zitti ogni qual volta che viene declamato un luogo comune per creare una buona tendenza fatta di pensieri e parole positive per le donne, per  gli uomini, per l’intera umanità. I Care…insomma ci provo.
Buon 8 Marzo,  Giornata Internazionale della Donna.

martedì 6 marzo 2012

Leggete, firmate e diffondete (abbiamo tempo fino alle 22)

dal blog di Mirko Solinas


Rossella Urru: Lettera aperta al Presidente dell'Europarlamento Martin Schulz sulle dichiarazioni di Borghezio


Gent.mo Martin Schulz Presidente dell’Europarlamento,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un fatto increscioso che vede protagonista l'Europarlamentare Mario Borghezio della Lega Nord.

L'Eurodeputato - abbiamo delle difficoltà a chiamarlo Onorevole, ma con l'andare avanti nella lettura capirà meglio il motivo - non è nuovo a prese di posizione pubbliche di stampo razzista e fascista. Ricordiamo con vergogna la sua condanna per un episodio risalente al 2000 quando con alcuni attivisti della Lega, a seguito di una manifestazione antidroga, concorse ad appiccare un incendio nel pagliereccio dove dormivano alcuni migranti sotto il ponte della Principessa Clotilde a Torino. La Cassazione, nel 2005, ha condannato Borghezio in via definitiva a due mesi e venti giorni di galera.

Questo le serva, Presidente, per inquadrare il personaggio che, purtroppo, frequenta l'Assemblea che Lei presiede con imparzialità e senso di giustizia.

Qualche giorno fa Borghezio, durante un'intervista radiofonica al giornalista Klaus David, si è reso protagonista di affermazioni gravissime su una nostra conterranea, Rossella Urru, che si trova nelle mani di rapitori appartenenti al terrorismo islamico.


Rossella Urru è una giovane donna sarda di Samugheo, rappresentante del Comitato Italiano dei Popoli (CISP) che nella notte fra il 22 e il 23 ottobre del 2011 è stata rapita in Algeria insieme a due colleghi spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons.

Al momento del rapimento Rossella si trovava nel campo profughi Saharawi per svolgere la sua missione umanitaria a servizio delle popolazioni.


Nei giorni scorsi si sono rincorse voci, non confermate dal Governo italiano, di una sua possibile liberazione nel Mali. La famiglia, la comunità di Samugheo, il popolo sardo e quello italiano vivono ore d’angoscia per la mancanza di certezze sulla sorte di Rossella. In questo contesto si inseriscono le offensive dichiarazioni di Borghezio, allegate alla presente, che accusa il mondo del volontariato di spassarsela in giro per il mondo – quindi anche Rossella - invece di aiutare le vecchiette che vivono da sole nelle valli del Nord che Borghezio, evidentemente, ama più della Sardegna.

L’Europarlamentare parla di "moda Radical Chic" inventata da un certo "catto-comunismo" italiano e da un certo cattolicesimo "che ama autoflaggellarsi sulle colpe dell’Occidente" nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo.

Colpisce, ma se ha avuto modo di ascoltare all’Europarlamento il delirio dei suoi interventi sa cosa intendiamo, oltre a un’ignoranza crassa sulle ragioni del colonialismo e sugli strascichi lasciati l’assoluta insensibilità umana verso una giovane donna in mano, ancora oggi e speriamo per poco, a dei rapitori che conducono, loro per davvero, una lotta contro l’Occidente.

Dichiarazioni che noi riteniamo non solo offensive, ma anche pericolose in un momento di trattativa coi rapitori che possono condurre alla liberazione di Rossella.

In concorso col giornalista Borghezio afferma che Rossella "quel che faceva lì poteva farlo in Italia" senza peraltro mettere a repentaglio la propria incolumità. Ancora una volta Borghezio dimostra tutta la sua ignoranza sul mondo della Cooperazione internazionale che si avvale del lavoro delle tante, tantissime Rossella sparse per il mondo.

In un momento di profonda angoscia, per i familiari innanzitutto, ma per l’intera Sardegna, noi le chiediamo con assoluta deferenza, di utilizzare il suo alto incarico per censurare le parole dell’Eurodeputato Mario Borghezio e per esaltare il ruolo della Cooperazione Internazionale a favore delle popolazioni del Terzo Mondo e in particolare il ruolo di Rossella Urru.

Per noi è un vanto che Rossella, che viene da una terra povera e con tanti problemi, sia andata in Algeria ad aiutare un’intera popolazione a migliorare la propria condizione di vita. Noi pensiamo che solo con l’umanità dimostrata da Rossella i popoli possano cooperare al fine di abbattere le disuguaglianze presenti nel mondo.

Quel che solleva muri e steccati sono le dichiarazioni di Borghezio e la sua ideologia razzista e fascista, steccati che noi vorremmo abbattere col dialogo, la fratellanza e la cooperazione.

Rossella, per la Sardegna, per l’Italia e per l’Europa, è un esempio di umanità ed è per questo che, insieme all’insostituibile lavoro delle autorità italiane e dell’Unità di Crisi del Ministero degli

Esteri, vorremmo Rossella a casa, sana e salva, libera per continuare ad aiutare i poveri di questo Pianeta.

Certo che Lei saprà trovare i giusti modi per censurare le parole dell’Europarlamentare Mario Borghezio e per esaltare il ruolo della cooperazione internazionale e di Rossella Urru le porgiamo i più Distinti Saluti.




lunedì 5 marzo 2012

Moonshadow

Alla fine io sono una persone semplice che si emoziona  quando sente la musica e stasera ho cominciato con Cat Stevens. Sad Lisa  mi procura sempre i brividi, il gatto Stevens (o Yussuf e qualcosa) ha una voce che diffonde i sentimenti come pochi al mondo, che il segreto stia nella sua felinità? Mi ci vuole poco per gioire, mi lascio coinvolgere facilmente da un sacco di cose alte, basse o medie, (superiori o elementari Watson, elementari). I tramonti mi meravigliano sempre e risvegliano in me una mesta malinconia. L'alba è bella, ma è più scontata, il sole che s'inabissa per far spazio alla luna e molto più affascinante di quanto irrompe prepotentemente dal sotto, sotto dove c'è la sua coperta, si perché il sole si copre per mantenersi caldo.  Mi piace la natura, amo gli alberi e li venero perché credo che in segreto dominino il mondo. Mi piace un uomo che somiglia ad un albero perché quando apre le sue larghe braccia penso che molti uccellini potrebbero costruirci i loro appartamenti li sopra.  Amo il cielo e spero sempre in qualche stella cadente, in un ufo o in qualche nuvola che mi faccia sorprendenti  rivelazioni. Mi piace il buon cibo, il buon vino ed usufruire di queste bontà con gli amici. Amo i miei amici, la mia famiglia. Sono la donna più fortunata dell'universo. Cerco segni di magia e spesso me l'invento, mi piace giocare, non crescerò mai, perché dovrei farlo?




domenica 4 marzo 2012

Un hastag è più che mai doveroso, vogliamo #rossellaacasa

Non so se dietro le notizie di ieri riguardo la liberazione di Rossella ci sia una strategia o altro. Non capisco niente di queste cose, posso solo augurarmi che le persone preposte per questi delicati compiti facciano al meglio il loro lavoro. Ho letto commenti schifosi da parte di gente comune riguardo questa vicenda ieri sul Messaggero. C'è chi si lamentava dei costi del riscatto e dell'operazione di rilascio suggerendo a Rossella che se voleva fare beneficenza poteva tranquillamente restarsene nella nostra Italia attanagliata dalla crisi. Chi dice così in genere non si lamenta di certo dei costi esorbitanti delle spese militari, dell'acquisto dei Caccia (che fra l'altro anche dal punto di vista tecnico pare siano dei pacchi mostruosi), delle opere assurde come la Tav e gli eventuali ponti su stretti ad alto rischio sismico ecc. Persone così meschine si lamentano puntualmente dell'afflusso dei migranti dicendo che si bisogna aiutarli si ma a casa loro. Questi loschi figuri rendono l'Italia ancora più brutta e ignorante e io a loro  manco voglio rivolgergli la parola, non si meritano né la mia né la vostra attenzione. Ci siamo fatti sentire in quasi 500 per il bloggin day, numerose città hanno aderito all'iniziativa di Alessandra Giraldo  in cui chiediamo a tutti i comuni di esporre uno striscione con l'immagine di rossella entro l'8 Marzo. Su Twitter si è mobilitato Fiorello, Geppi Cucciari ha risvegliato Sanremo parlando di questa vicenda, in rete abbiamo  sostenuto l'appello delle Donne Viola e i ragazzi del "Comitato di Samugheo per la liberazione di Rossella" da mesi instancabilmente mantengono viva l'attenzione. Non arrendiamoci, continuiamo a chiedere ai media di  preoccuparsi di Rossella, di Maria Sandra Mariani,  di Giovanni Lo Porto, Franco Molinara e dei sei marinai della Enrico Ievoli:  Valerio Longo, Letterio La Maestra, Agostino Musumeci,  Valentino Longo, Daniele Grasso e Carmelo Sortino. Chiediamo al Ministro Terzi un doveroso chiarimento ai familiari di Rossella Urru in merito alle notizie di ieri, chiediamo che come Ministro degli esteri prenda a cuore le vicende di questi 10 connazionali, perché noi vogliamo #rossellaacasa e che siano #tuttiliberati. 




Ministro  chiediamo chiarimenti perché vogliamo  e che anche gli altri 9 italiani siano 

giovedì 1 marzo 2012

Mi sembra doveroso dire due parole sul Bloggin Day per Rossella Urru

495 adesioni,  credo sia il primo bloggin day a così ad alta partecipazione nel nostro paese, ma ciò che più conta è che abbiamo fatto noi la "notizia" scuotendo i mass media e, spero, parte dell'opinione pubblica. Sui giornali, nei siti delle testate online, nelle tv, nei TG e nei GRR nazionali si è parlato della gionata di ieri e si è parlato soprattutto di Rossella. La speranza, che sento di condividere con tutti voi, è che questa bella onda che abbiamo creato sia di sostegno alla famiglia di Rossella, a quella di Giovanni Lo Porto, quella di Maria Sandra Mariani, quella di Franco Lamolinara, dei sei marinai della Enrico Ievoli: Valerio Longo, Letterio La Maestra, Agostino Musumeci, Valentino Longo, Daniele Grasso e Carmelo Sortino e le famiglie di tutte quelle altre persone di cui non sappiamo nulla per motivi di sicurezza e che sono nelle mani dei terroristi. Voglio ringraziare da qui l'instancabile impegno delle preziose Donne Viola che si battono con cuore immenso per le buone cause, da loro ho conosciuto la vicenda di Rossella. Ringrazio Claudio Chittaro che generosamente ha regalato il suo tempo per l'iniziativa sistemanto i capricci del blog e, soprattutto, rimediando alla mia imbranataggine con pazienza certosina. Ringrazio  tutti voi persone comuni come me che insieme hanno dimostrato che gli appelli venuti dal basso possono produrre una strepitosa eco. Adesso vi chiedo un favore immenso: non spengiamo i riflettori su Rossella Urru, sosteniamo l'iniziativa di Alessandra Giraldo  in cui si chiede a tutti i comuni di esprorre un manifesto su Rossella,questo è il link dell'iniziativa: www.progettieducativi.com/rossellaurru. Cerchiamo  di creare sempre buone onde per le cose davvero importanti, abbiamo dimostrato che si può fare. We care, grazie ancora di cuore.