Eppure siamo stati bene insieme … non capisco.
Dalla prima volta che ci siamo guardati ho sentito che potevo fidarmi di te, che mi avresti protetta dalle cattiverie del mondo, che ti saresti preso cura di me.
Quante cose abbiamo condiviso … ti piaceva portarmi ovunque.
Vedevo nei tuoi occhi la luce dell’orgoglio quando mi presentavi ai tuoi amici, ti battevi per me quando qualcuno si opponeva alla mia presenza.
Ricordo quanto ti piaceva vedermi correre felice sulla spiaggia e quando, stremata, mi sedevo vicino a te, amavo sentire la tua mano che mi carezzava dolcemente la schiena.
Non ti ho mai chiesto nulla, in fondo sei stato tu a scegliermi e a portarmi via da quel posto assurdo in cui vivevo come una prigioniera senza aspirazioni e nessuna fiducia per il futuro.
Ti sono stata sempre vicina, quando eri disperato io ero con te, quando finalmente le cose andavano per il meglio, io ero con te.
Tu mi hai insegnato ad amarti, io ti veneravo.
Eri il mio mondo, nemmeno nel peggiore dei miei incubi avrei immaginato una vita lontana da te. Pensavo che sarei morta andandomene serenamente con le tue parole, le tue carezze.
Sono sempre dipesa dalla presenza, non avevo mai dovuto lottare per il cibo quando stavamo insieme. Non ti lesinavi in spese per procurarmi le medicine quando stavo male. Ti ho visto crescere, cambiare e tu mi hai vista invecchiare, per noi il tempo ha avuto marce diverse ma non ho mai creduto che questo fosse un ostacolo alla nostra convivenza. Mi sentivo l’essere più fortunato del pianeta perché pensavo che tu mi amassi sul serio e che questo amore durasse fino alla fine.
Non riesco ad accettare questo abbandono, non riesco a credere al tuo inganno.
Mi avevi detto che saremmo usciti e io come una cretina, come sempre, ti avevo manifestato il mio entusiasmo. Era sera ed ho pensato che non c’era niente di strano in una passeggiata notturna, solo che per la strada eri silenzioso. La mia testa non ha mai sospettato alcun tipo di tradimento … cercavo solo di capire dove mi portavi, ero comunque pronta a qualsiasi avventura. Ero eccitata per via di quell’insolita uscita e cercavo i tuoi occhi che, però, cercavano di sfuggirmi. Ad un certo punto ti sei fermato e abbiamo camminato insieme in un posto che non avevo mai visto. Ero felice, come al solito, tu invece inquieto, hai fatto in modo di distrarmi e in un attimo sei sparito.
Non ti ho più trovato, non ti troverò più…mi chiedo solo che cosa avete tu e i tuoi simili che vengono chiamati “umani” al posto del cuore?
Adesso capisco cosa vuol dire sentirsi soli…come un cane.
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