Di Vittorio Arrigoni prima del suo rapimento avvenuto la
sera del 14 aprile 2011 e della sua morte avvenuta il giorno successivo non
sapevo assolutamente niente. Scoprii la sua esistenza e la sua attività per i
diritti umani su twitter, mi
misi a leggere il suo blog http://guerrillaradio.iobloggo.com/
e ad ascoltare le sue testimonianze in rete.
Più di 20 anni fa Roberto Benigni in un suo show diceva che fin da bambini siamo abituati a
sentire al telegiornale: “Guerra in Medio Oriente!” e che avrebbe voluto andare
li e chiedere “icche c’è?!” . Ci ridevamo su questa battuta, pensandoci poi, con
quel minimo di maturità acquisita del corso degli anni, tutto questo non mi fa
affatto ridere. Sono cresciuta e sto
invecchiando dando per scontata la guerra in quella parte del mondo. Vittorio
Arrigoni come Rachel
Corrie faceva parte dell’International
Solidarity Movement organizzazione non governativa che s’interessa alla
causa del popolo palestinese. Vittorio e Rachel hanno testimoniato la brutale
aggressione d’Israele verso la Palestina, hanno offerto la loro gioventù, la loro vita
ad una causa di pace. Vittorio si è
fatto testimone, riportandone gli effetti devastanti, dell’uso del fosforo
bianco da parte dell’esercito israeliano, delle condizioni di un popolo ridotto
a vivere, in quel che diceva lui di Gaza,
in una prigione a cielo aperto. Sul suo rapimento e sulla sua morte, come
successe per Enzo Baldoni (volontario morto in Iraq nell’agosto del 2004) si
sono dette diverse idiozie provenienti spesso dai rappresentati politici del
nostro paese. Vik ha visto cose terribili,
e ogni volta che parlava della
situazione devastante dei palestinesi, ogni volta che raccontava la crudeltà d’Israele
diceva “RESTIAMO UMANI”, nell’intervista che riporto in questo post spiega il
suo motto. In questi giorni in cui in
Italia si verificano numerosi suicidi scatenati dalla disperazione di chi non vede un
futuro, in questi ultimi mesi in cui vediamo l’aumento
delle violenza familiari di cui a farne le spese, in un crescendo allarmante,
sono soprattutto le donne, in questo periodo in cui un paese vicino al nostro la Grecia ci sono quasi ½ milione di bambini che hanno
problemi dovuti alla scarsa nutrizione, in questi anni, perché si tratta di
troppi anni, in cui politici e amministratori del nostro Stato hanno sfruttato,
lucrando anche sull’impensabile, la loro posizione per arricchirsi commettendo
impunemente un’infinità di reati, in questa fase che stiamo vivendo in cui un
governo formato da tecnici arroganti totalmente privi d’umanità e completamente
a servizio delle banche sta affondando sempre più penisola, in questo tempo in
cui ancora in Palestina si continua a
massacrare una popolazione stremata, in questo mondo che sembra non voler
rinunciare alle guerre per arricchire le solite grandi famiglie del capitalismo
armato e i soliti deliranti folli dittatori RESTIAMO UMANI è l’unico modo per
dare un senso e una dignità alla vita, per avere uno scopo, una speranza. Ascoltando le videointerviste della signora Egidia Beretta, madre di Vittorio che
con sua figlia Alessandra instancabilmente si adopera per tenere viva la
memoria di Vik, viene proprio da pensare che RESTARE UMANI è vincere la
battaglia contro l’oscurità che ci vorrebbe tutti degradati allo stato di aguzzini pronti a sbranarsi per pochi
spiccioli e per un misero potere. RESTIAMO UMANI è l’unica soluzione perché vivere con speranza è doveroso per le nostre
vite, per gli altri, perché solo questo forte senso di umanità può renderci felici. Vik era un tipo valoroso, ha sfidato
le autorità si era inimicato Israele perché sentiva sulla sua pelle la grande
ingiustizia vissuta dal popolo palestinese, la sua famiglia ha dimostrato un
incredibile coraggio perdonando gli assassini di Vik. Essere umani è una bella
strada da percorrere, qualcuno ce l’ha
insegnata e c’è chi continua a farlo.
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