sabato 23 aprile 2011

Lo strano paese


C'era una volta uno bizzarro paese
dove i politici avevan strane pretese
condannavano i gay e le unioni civili
e si davan da fare compiendo atti vili
Cambiavan  le leggi della costituzione
si sollazzavan con minorenni e troione
Stigmatizzato era chi sceglieva l'eutanasia
mentre esaltati legittimavan la loro ipocrisia
Venivan sparate continuamente grandi cazzate
con manifesti insulsi le città eran tappezzate
Mentre aumentava la povertà e la disoccupazione 
i politici non facevan nulla per sistemar la situazione 
Tutto era solo al servizio di chi aveva il potere 
e le lingue lavoravan di brutto per farlo godere
Nelle televisioni si vedevan sovente tette e sederi
e i giornalisti non si occupavan molto di fatti seri
C'era poi chi le cose voleva cambiare
diceva: "son giovin, io voglio rottamare!"
e pensò bene di fare l'innovazione
cogliendo nel I Maggio la grande occasione
per tenere le botteghe aperte per i turisti
disonorando i lavoratori per favorire gli acquisti
Quello era proprio un paese molto strano
inverosimile anche per me che sono un marziano












3 commenti:

Anonimo ha detto...

per me sei un mito..!!!!

Unknown ha detto...

Sabry sei una grande, ho sempre pensato che eri una persona speciale e leggendo i tuoi deliri ora ne sono sicura. Un grande abbraccio amica di vecchie avventure. Kiss Paola

sab ha detto...

Anni e anni per costruirmi un discreto alone di cinismo vanificati da questi commenti, io vi adoro!
Grazie di cuore a te aninomO/A e a Paola una delle donne più brillanti che conoscono
Baci