E’ un periodo strano quello che stiamo vivendo, sento la brutalità del linguaggio, le ragioni violentemente gridate dalle direzioni più disparate, ognuno vuole prevaricare sull’altro. Non siamo così distanti dal pubblico delle trasmissioni finto/verità che la TV ci propina ormai da troppi anni. Perché questo accanimento? Io non cambierò di certo le mie idee se vengo aggredita e se ne avverto anche solo il vago sentore mi chiudo automaticamente a riccio. Si grida dal vivo, per telefono, in rete, anche quando si parla di cose futili e leggere. Basta leggere alcuni commenti su youtube per rendersi conto che la gente si azzuffa per affermare quanto un cantante sia meglio di un altro con frasi tipo: sei una testa di cazzo e se non lo capisci dovresti morire! Mi chiedo se siamo sempre stati così, se me ne accorgo solo adesso che viviamo questo nuovo modo di comunicare e se prima riuscivamo a parlare in una forma più civile. Io stessa non posso proprio definirmi una persona flemmatica, m’infiammo sia per le cose negative che per quelle positive, per questioni più o meno importanti. Mi chiedo però che senso abbia ferire un altro e che gusto ci si trovi. Personalmente se, anche per sbaglio, riconosco di aver fatto male a qualcuno sto da cani e non riesco a dormire serenamente, forse sarà a causa del sensi colpa che ho dall’infinito passato, della mia educazione cattolica, ma perché poi dovrei perdere il grillo parlante che è in me per essere libera d’infierire sugli altri?
Le persone sagge riescono ad avere un atteggiamento positivo in qualsiasi circostanza, non usano mai la violenza, in nessuna forma, sono risolute e ferme nelle loro convinzioni, non si lasciano influenzare dalla superficialità perché i loro pensieri sono profondi.
“Le parole sono importanti!” diceva disperato Nanni Moretti in Palombella Rossa e in questo mondo di parole che corrono velocemente da una parte e l’altra dell’emisfero sento che le parole hanno un peso maggiore rispetto a qualche anno fa. Oggi riusciamo a farci del male senza neanche conoscerci, senza guardarsi in faccia, sparando giudizi arbitrali.
A Firenze si dice che “la ragione è dei bischeri”, non per niente molti proverbi e detti provengono da ciò che viene comunemente chiamata saggezza popolare.
Il buddismo m’insegna che la saggezza è una virtù del Budda e che il Karma si crea con pensieri, parole e azioni. Non voglio fottermi il futuro creando Karma negativo, già ho il mio bel da fare in questa esistenza.
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