martedì 13 marzo 2012

War is stupid

Nel mondo si spendono molti soldi per la guerra per il vantaggio di pochissime persone e pochi per la pace di cui l'intera umanità beneficerebbe. Il nostro bel paese è leader mondiale nella produzione di armi. Grossi produttori alimentari, come la statunitense Chiquita, favoriscono gruppi terroristici. I gruppi  che detengono il controllo delle materie prime del mondo sono veramente pochi e l'economia mondiale è completamente asservita alle loro decisioni, ai loro capricci.  Le multinazionali invadono i mercati dei paesi in via di sviluppo calpestando i diritti umani e di fatto impedendo lo sviluppo dei paesi più poveri. Il Sipri (Istituto Internazionale di Stoccolma per la ricerca sulla Pace) nel suo rapporto del 2009 denunciava che  nel mondo le spese militari  avevano superato il livello di quelle della II Guerra Mondiale con un livello di spesa di  1000 dollari a testa per ogni italiano nel 2008. Non ho mai sentito un partito nel nostro paese farsi portabandiera di una campagna per il disarmo e neanche per la riduzione delle spese militari. Ci chiedono sacrifici buttando al cesso i nostri diritti, la nostra terra, le nostre montagne eppure tagliando le spese per gli armamenti non solo si risanerebbero i conti pubblici, ma si potrebbe investire su un'economia che preservi l'ambiente, si rilancerebbe la ricerca e l'innovazione e si migliorerebbe la qualità di vita di tutti i cittadini. Lo stesso Sipri nel 2009 disse che con la sola riduzione del 10% delle spese militari per quell'anno si sarebbero realizzati tutti gli  Otto Obbiettivi del Millennio  che sono:
1 Sradicare la povertà estrema e la fame
2 Rendere universale l’educazione primaria
3 Promuovere l’eguaglianza di genere e l’empowerment delle donne 
4 Ridurre la mortalità infantile
5 Migliorare la salute materna
6 Combattere l'AIDS, la malaria e le altre malattie
7 Assicurare la sostenibilità ambientale
8 Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo
Lo ripeto queste non sono farneticazioni di qualche utopista, rendiamoci conto che tutto questo sarebbe possibile ogni anno con il solo 10% dei soldi investiti in quella che chiamano a presa di giro "sicurezza mondiale". Un mondo senza povertà, malattie e disperazione è indiscutibilmente un mondo sicuro.   E' frustrante vivere in una società così soggiogata al potere di poche famiglie che fanno il bello e il cattivo tempo nel mondo. Qualcosa  noi, piccole insignificanti formichine, possiamo e dobbiamo fare per il rispetto della vita, dell'intero pianeta e per il futuro dei nostri figli. Boicottiamo le Banche Armate e le grandi holding che sfruttano i lavoratori distruggendo le piccole imprese locali offrendo in cambio ricatti e merci di scarsissima qualità. Chiediamo in ogni modo possibile la riduzione delle spese militari. C'è una parte d'italiani che resiste, che non si piega per salvaguardare il proprio ambiente,  sono eroi,  sono ottimi esempi da imitare per realizzare  un paese davvero civile.  Salvador Allende diceva: "La storia è nostra e la fanno i popoli", abbiamo la rete, possiamo informarci, discutere e attrezzarci in modo pacifico per far sentire i nostri NO.

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