Ondeggi e non sai dove andare, non è la tua la strada quella
che vedi sulla destra, non ti appartiene
neanche quella sulla sinistra, dietro di te hai lasciato vicoli confusi. Vai
avanti tenendo in mano un immaginario bastone da equilibrista, cadi, ti rialzi e goffamente riparti.
Avrei voluto essere diversa, un incantatrice, una donna
sicura di me, ma non ci riesco, ho dubbi amletici quando apro l’armadio che mi
rivomita addosso vestiti che manco mi piacciono e il perché li ho scelti lo sa
solo la mia incoerenza. Devo capire cosa fare ed ho già i capelli bianchi, devo
vestirmi, fare una doccia, rassettare la
casa, comportarmi bene. Ogni tanto sento emergere l’urlo di Munch in me. Non so se è stanchezza, non sono depressa, sto
bene, sono solo confusa come il mucchio di vestiti che non riesco a
scegliere.
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