Oggi 31/12/12 penso a questo mio anno come blogger. Le prime
cose che mi vengono in mente sono la Siria, Rossella Urru e il Femminicidio,
parole che associo alla lotta di molti che con me hanno condiviso le
preoccupazioni riguardo alla vita della cooperante sarda, alla violenza sulle
donne e alla guerra in Siria che sembra non conoscere tregua. Rossella Urru è
stata liberata e con lei altri nostri connazionali, ma da quasi un anno, non si
hanno più notizie su Giovanni Lo Porto il cooperante siciliano rapito in
Pakistan. Sono altri quattro i nostri connazionali nelle mani dei rapitori, i tre
marinai rapiti in Nigeria e l’ingegnere rapito in Siria.
Quest’anno si chiude con altre donne uccise per mano del
marito, del fidanzato, dell’ex. Pochi giorni fa in India una ragazza che aveva
subito uno stupro di gruppo si è suicidata, questo mi ha ricordato la storia di
Carmela, aveva
solo 13 anni quando decise che il peso che portava, dovuto alle violenze
subite, era troppo grande per la sua giovane vita.
Mi vengono in mente le lavoratrici
della Champion di Scandicci, l’ingiustizia da loro subita a causa
dell’arroganza dei padroni che hanno fatto prevalere la loro avidità a scapito
di queste donne che fino all’ultimo hanno lottato per il proprio lavoro.
La Siria, le guerre nel mondo, i bambini, la giustizia, la
rete, parlando di questo ho avuto modo di confrontarmi con tante persone (anche
di ricevere diversi cazziatoni a dire il vero), ho conosciuto persone
incredibili che con coraggio si battono per la pace, persone ferite che hanno
perso casa, lavoro e familiari a causa della guerra, persone che mi hanno
aperto il loro cuore. La Siria rimane il mio pensiero, non avevo conosciuto
nessun siriano prima di fermarmi un attimo a pensare a quello che stava accadendo
in quella nazione, ho imparato nomi di città di cui non conoscevo l’esistenza,
Aleppo, Homs, città che un tempo dovevano essere bellissime. Mi rimane
l’amarezza di molte stupidate che ho letto, pensieri arrovellati su stupide
ragioni di parte che niente hanno di umano e di solidale. La guerra è uno
schifo, è una sconfitta sempre, le persone, tutte le persone, cercano pace e
libertà. Penso a questo 2012 e ad una ragazza solare che mi ha aperto la sua
vita, che mi ha presentato la sua famiglia, persone dotate di una rara
signorilità, persone provenienti da una cultura lontana dalla mia, ma che in
comune con me hanno a cuore valori altissimi. Mi viene spesso da pensare che se
tutti facessimo lo sforzo di conoscerci davvero, entrare in empatia, questo sarebbe
un mondo migliore.
In ultimo voglio parlarvi di un cinereporter: Nino
Fezza che dalla sua pagina su facebook ci mostra pezzi di vita e morte
dalla Sira, adulti, bambini. Le sue foto sono accompagnate da semplici
didascalie che raccontano i fatti, sono cazzotti allo stomaco, lui ci ricorda
come questa tragedia si stia consumando da troppo tempo.
Mi viene da pensare che durante le persecuzioni naziste alcuni
non sapevano di quello che stava accadendo agli ebrei in Europa, alcuni non
volevano saperlo, altri facevano finta di niente.
Oggi che la comunicazione è in tempo reale come si può
rimanere indifferenti?
In alcuni scatti di Fezza si vedono bambini che ridono,
persone che vanno a prendere l’acqua, scorci di una vita che vuol essere
normale, nonostante tutto, perché la vita alla fine è più forte di qualsiasi
guerra.
Auguro a me e al mondo un 2013 più umano.
"Vivere e morire ad Aleppo" di Nino Fezza |
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