“Guerra” parola che deriva dal germanico “werra” sta a
significare conflitto
aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi dichiarati.
Ultima new entry in fatto di guerre è la Francia, Hollande
ha deciso e di andare a sgominare i terroristi nel Mali, paese confinante con
l’Algeria e ricco di uranio.
Gli interessi economici continuano a venire prima
dell’interesse verso la vita, una parte
del pianeta continua a sfruttare l’altra in barba a tutti i buoni propositi
della Carta
delle Nazioni Unite. Il conflitto in Mali potrebbe coinvolgere anche il
nostro paese che, nonostante l’articolo 11
della nostra costituzione, non si è mai tirato indietro quando c’è stato da
dare una mano agli amici. In Siria si continua a morire nell’indifferenza e,
alle bombe, gli attacchi aerei e le varie forme di violenza, c’è anche la
mancanza di generi alimentari, di prima necessità e l’inverno, a flagellare una
popolazione già stremata da quasi 2 anni di conflitto, senza poi contare le
condizioni dei rifugiati (secondo l’ONU sarebbero 600.000) che vivono in condizioni
miserevoli. In Afghanistan, nonostante la presenza militare straniera che si
perpetua ormai da molto tempo, sono frequenti gli attentati, pessime le
condizioni di vita e si è ancora lontani da un paese in cui vengono rispettati
i diritti umani.
Sono circa una trentina i conflitti nel nostro pianeta,
conflitti che a noi, che viviamo nella parte fortunata della Terra, appaiono
lontani, ma non lo sono. Ogni vita spezzata dalla violenza è un fallimento di
tutto il genere umano, ci si preoccupa più di studiare le armi che di studiare per la
pace. Il Made in Italy continua ad andare forte, in fatto di armi siamo leader
mondiali nella produzione e nella vendita e non c’è etica che regga quando c’è
da mandare avanti il mercato. I meccanismi di precisione sono una panzanata,
non esistono bombe intelligenti e i raid aeri colpiscono frequentemente case e
persone, li chiamano “effetti collaterali” dei bombardamenti agli obbiettivi
militari.
E’ pura follia quella di voler “aggiustare” le cose tramite
la sopraffazione, è follia l’avidità. Le ferite dovute al nazismo e alla II
guerra mondiale portarono alla realizzazione delle Nazioni Unite, alla Carta
dei Diritti, ma i paesi membri non hanno mai rinunciato alla guerra. I due
blocchi, quello americano e quello sovietico, realizzarono un allucinante
braccio di ferro accumulando un armamentario di testate atomiche e nucleari,
sono tutt’oggi 2752
gli ordigni pronti a disintegrarci, migliaia
quelli dormienti che potrebbero essere riattivati.
La questione della sicurezza riguarda tutti e non può essere
realizzata se non togliamo la violenza dalla nostra vita e se non chiediamo un
impegno ai nostri politici per la pace. 300.000 sono state le persone che un
paio di giorni in Francia hanno manifestato contro il diritto
sacrosanto del matrimonio fra persone dello stesso sesso, mi chiedo quante
siano le persone invece pronte a manifestare per la pace. La sicurezza, i
diritti, l’educazione al valore della vita sono questioni che dovrebbero stare
a cuore a tutti, non limitano la morale e la libertà di nessuno, vanno a beneficio
della globalità, mentre l’egoismo e la prepotenza portano solo sofferenze. Le
persone che hanno avuto una vita felice sono state persone di pace.
Nel sanscrito del 1200 a.C., il termine che indica la guerra, युद्ध
yuddha, significa “desiderio di possedere più mucche”, mi ha fatto sorridere
scoprire oggi che a distanza di quasi 3000 anni ancora si desideri accaparrare più vacche.
immagine di: http://illustrautrice.blogspot.it/ |
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