giovedì 28 ottobre 2010

L'appuntamento


Mi fissa con quegli occhi da triglia stantia,  mi fissa continuamente…Dio che imbarazzo
Eppure è colpa mia, sono stata io a invitarlo a cena e meno male siamo in un ristorante e non in casa.
Mi fissa e parla continuamente  di se, di come sono stati  duri i suoi studi, la sua infanzia dai nonni, le vacanze sempre nello stesso posto fin da bambino, la sua ex moglie, le sue ex fidanzate, la cresima, la comunione…mi dicesse qualcosa d’interessante, che ne so la sua prima sega…invece no, lui lui lui la sua famiglia, sua madre, (tutto su sua madre!), quando parla sbava pure un po’, mi fa senso. Eppure  in chat sembrava simpatico, sembrava un uomo vivo non sto pissero della Madonna.
Mi ero voluta rimettere in gioco alla mia età dopo due matrimoni e tre convivenze fallite, mi sentivo sola e ho iniziato ad andare a caccia nella rete:
“Quarantasettenne dolce solare avvenente cerca compagno spiritoso e spirituale scopo fidanzamento, cerco coetaneo onesto e lavoratore, max riservatezza e pulizia, astenersi maniaci sessuali e perditempo” .Una magia in un lampo decine di pesci, tutti idioti…ma lui mi pareva diverso, due libri in vita sua li ha pure letti, ha un cavolo di laurea, ha viaggiato…e sto qua a morire di noia.
Pensare che la sua voce per telefono mi aveva pure fatto un certo effetto eccitante, brrrrr ribrezzo!
E adesso che faccio?!
Oddioooooooo mi ha sfiorato la mano…il mio cellulare non squilla, non ho allarmato nessuno e non posso usare la scusa di mia madre che sta male…sono in crisi, non ho via di uscita, devo inventarmi qualcosa.
Mi sorride la triglia, fra l’altro in questo ristorante si mangia anche male anche se a detta dell’uomo pesce non è così,  anche per questo  la storia non potrebbe funzionare,  e poi diciamocelo uno che adora la Pausini, ecco anche questo mi doveva far drizzare le antenne e invece mi ero lasciata incantare dalla sua voce che adesso odio con tutte le mie forze…il servizio qua è lentissimo e non ci sono nemmeno camerieri decenti da adocchiare…
Quasi quasi vado ad incipriarmi il naso.

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