domenica 28 novembre 2010

Luisa

Luisa passeggiava per il centro con la testa persa nelle sue tribolazioni, non pensava certo di poter fare  quell’incontro così particolare. Fu così che fra una commissione e l’altra la vide, lei altera e bellissima prevaleva fra le altre, e quell’attrazione le fu fatale. Mai aveva sognato di essere  quel tipo di donna, ma si sentì  irrimediabilmente attratta da quella vistosa eleganza e quello stile impeccabile. In pochi attimi cominciò a sognare di poterla accarezzare, di farla sua, ma pensava di non esserne all’altezza. I suoi occhi cominciarono a fissarla con bramoso desiderio, la voleva in tutti i modi, sognava di stare con lei,  fantasticava le sue mani che  percorrevano le sue linee morbide,  le sue dita fra il suo pelo   fino a scendere  giù nei punti più segreti, sognava di  penetrarla e godere grazie a  lei.  Meditava su come poter fare per conquistarla, quali strategie usare, che scuse avrebbe inventato e in caso se tenere segreta questa sua unione, che però dubitava potesse rimanere nascosta a lungo,  Luisa  avrebbe voluto vivere questa sua passione alla luce del sole, anche quando il sole non c’era.  Presa da un impeto incontrollabile provò a operare per  farla sua,  mise in campo  tutte le strategie possibili, si finse superba  per poter fare colpo, si abbandono in chiacchiere e finte risate per arrivare al suo scopo,  alla fine ci riuscì e la conquistò. Certo pagò  caro il fascino che aveva subito,  la sua vita divenne ancor più difficile di prima,  quello fu  un gesto folle che la compromise per un lunghissimo periodo, arse tutto per lei, poi  anche  questo suo nuovo e particolare amore si esaurì, le rimasero solo  le rate  mensili da saldare  e quella pelliccia chiusa nell’armadio che ormai non le piaceva più.

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