venerdì 10 dicembre 2010

Omaggio a Claudio Baglioni: raccontino (molto) liberamente ispirato a Lampada Osram

Sono qua sotto questa luce davanti alla stazione, mentre aspetto mi guardo intorno e vedo   suv in doppia fila,  il giornalaio che  dietro il banco tiene le riviste porno, un sacco di cartelloni pubblicitari e tantissime insegne al neon. Fa  parecchio freddo,   annodo un po’ più stretto il mio foulard, sono le 8 e 10.

Questo è il primo appuntamento e ci tengo tantissimo, sarà sicuramente un successo. Cavolo quante valigie si perdono qua e che ressa c’è sopra quel bus,  madonnina santa è  già buio e sono le 8 e 15.

Quando verrà lo saluterò con il mio sorriso favoloso, sarà sicuramente vestito in modo elegante e mi porterà in quel locale in centro, spero proprio di piacergli tanto tanto.

Santa Martire delle  Rose , fra un po’ questa lampada si fulmina e lui non è venuto ancora, comincio ad avere paura , qua ci sono  troppe facce da galera, come quelle di quei quattro la su quel coupé.

Ecco lo sapevo uno di loro si sta avvicinando e tremo, per fortuna mi chiede solo un’indicazione stradale.  C’è una puzza terribile e sono già le 8 e 20.

Appena arriva  gli farò un cazziatone che non se l’aspetta, ma forse è meglio di no,  sicuramente avrà avuto un contrattempo.  Lui, poi,  sarà certamente ancora più gentile, mi porterà a casa sua e so che mi dirà che gli piaccio tanto tanto.

La  Osram non fa più le lampade di una volta e questa si è definitivamente spenta, mi sa che a questo punto lui non verrà più e mi tocca tornare a piedi a casa mia. Sono affranta, ero entusiasta di questa nuova prospettiva, il mio primo appuntamento … questo primo giorno da escort se n’è andato a  puttane e sono ormai le 8 e 30.

2 commenti:

Simone ha detto...

Come ti rovescio Baglioni con una sola frase.

Less Than Zero

(e non sono coreano)

sab ha detto...

No Corea? No sex!