mercoledì 18 gennaio 2012

Sei tu sei tu sei tu chi può darti di più (cit)

Sabrarola in trucco e parrucco Anno 2011

Sono una snob che vive in un mondo parallelo popolato da menti pensanti e spesso, quando mi scontro con “gli altri”, rimango basita dalla mancanza di argomentazioni o di un pensiero proprio. Eppure sono le persone prive d’identità che permettono le formazioni di dittature e sono le menti pensanti  le prime ad essere perseguitate. Hannah Arendt, nelle sue riflessioni sulla banalità del male, ci racconta come un ometto qualunque, di certo non una cima in molti aspetti della vita, si  sia macchiato di crimini orrendi come la morte di migliaia di persone perché semplicemente eseguiva degli ordini. Il male, tanto per continuare a citare la Arendt, si propaga come un fungo perché, per sua natura, ha un aspetto superficiale,  non richiede ragionamento ma si basa sull’emotività e, come ho scritto spesso, molti “padroni” dei  media sfruttano questo fattore contribuendo alla costruzione di una società sempre più brutale.  Ma a volte non è neanche la mancanza di argomenti che inaridisce le intelligenze, molti le hanno ma se le tengono per sé perché esponendole temono di essere giudicati. La pigrizia e il lasciarsi scivolare  la vita addosso è un’altra delle componenti micidiali che deprimono la propria personalità e fanno da specchio ad una società che accetta tutto senza porsi la semplice domanda se un mondo migliore sia possibile, perdendo sempre più il senso che fa distinguere il bene dal male. Altre componenti, come quella  familiare e culturale, influiscono non poco nello sviluppo della personalità, ma c’è un fattore fondamentale che caratterizza l’individuo e la cui mancanza mi fa inorridire più di ogni altra cosa: la mancanza di curiosità. Molte personcine  non si chiedono e non si preoccupano di niente, vivono la vita così come una foglia secca che attende di cadere al primo alito di vento. La curiosità spinge ad essere creativi e ricettivi verso l’ambiente, ci fa mettere in gioco, rende la vita veramente ricca di esperienze e occasioni e mantiene la mente sempre giovane e sveglia. Nessuna scoperta scientifica, e non, si sarebbe potuta verificare senza la curiosità e questa è l’arma dei sognatori idealisti perché chi cerca di migliorare l’ambiente, il pianeta, la società non si ferma ad accettare quello che gli viene imposto, non ce la fa a subire in silenzio, si arrabbia, s’indigna e vorrebbe far partecipi più persone possibili, far risvegliare le coscienze, affinché sempre più individui denuncino il male. Alla merda ci si abitua, ci si sta dentro e non ne si sente più l’odore dopo un po’, molti pensano che comunque sia  meglio che mettere il naso fuori e non credo che sia solo una questione di coraggio quella che permette di uscire e andare incontro ad eventuali rischi, anzi a volte è quella che io definisco una sana incoscienza, dettata dalla semplice curiosità, quella che ci fa alzare sopra la merda.

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