Il
movimento 5 stelle ha ricevuto molti consensi, facilmente immaginabili data la
mala politica di questi ultimi anni, diciamo pure decenni. Non voglio
sperticarmi in analisi politiche è tutto molto “bello e giovane”, sembra bello, finalmente qualcosa di diverso? Purtroppo si
evince un fattore negativo vecchio come il cucco che accomuna il vecchio e il
nuovo: la mancanza delle donne e la
mancanza di tutte quelle rappresentanze che formano una comunità. Sono sempre gli uomini ad essere
candidati ed eletti pur essendo le donne in Italia il 52% della popolazione. Non ci sono appigli, qualsiasi cosa si possa pensare
o dire per difendere questa mancanza è una stronzata,non
esistono scusanti, non esiste nessuna logica se non quella derivata da una non
cultura stupida e sessista. Il popolo è chiamato tutto ai propri doveri ma i diritti
sono ancora appannaggio di pochi. Abbiamo una grande forza lavoro rappresentata
da stranieri che pagano le tasse e contribuiscono al bene della società, ma che
non hanno il diritto di voto. Le donne sono
demograficamente la maggioranza, ma la loro presenza è in netta minoranza in ogni settore chiave dell’amministrazione
pubblica e privata. Stiamo ancora a
parlare (nel 2012!) dei diritti delle coppie di fatto etero e gay, la chiesa
cattolica apostolica romana, ovvero una delle associazioni più insensate,
anacronistiche e purtroppo potenti della storia dell’uomo occidentale, detta a
gran voce le “sue” scelte sulla vita di tutti, anche dei non cattolici. Manca
la libertà, mancano i diritti, in un mondo ideale tutti dovrebbero essere
rappresentati proprio perché le
diversità di cui sono fatte le collettività sono un arricchimento che
indubbiamente porta beneficio a tutti. Questa non è utopia ma semplice logica
dettata dal buon senso. Non è mai stato tempo di stare zitti, figuriamoci
adesso che grazie alla rete possiamo condividere i nostri pensieri e farli
circolare. In questi giorni di terribili eventi ho letto deliri fortemente
offensivi. Personalmente ritengo l’offesa un’azione malvagia e, al pari di ogni azione maligna,
questa dev’essere sempre sottolineata e osteggiata.
Il diritto alla parola non dev’essere
nel modo più assoluto un pretesto per dar sfogo alla propria povertà morale. Prendiamoci la responsabilità di criticare con
fermezza chi dà fiato alla bocca solo per sentenziare i propri vaneggiamenti
sentendosi un ganzo per aver detto una cosa diversa. Purtroppo
in mezzo a questo nuovo che avanza ci troviamo ancora a manifestare per chiedere
il rispetto dei diritti e a malincuore
spesso osserviamo quanto, anche in queste circostanze, la stupidità emerga. Quella che segue è la nota di Elena
Trimarchi, v’invito a leggerla e a riflettere su quanto i buoni intendi non possono
essere a senso unico e non debbano assolutamente tollerare le stronzate del
primo minchione di turno che apre la bocca per dire una stronzata.
17 MAGGIO: AMNESTY, LGB E IL VECCHIO
SOLITO GRANDE BLUFF
Di Elena Trimarchi pubblicato il
22/05/2012
Qualche giorno fa,ho
ricevuto l'invito a partecipare all'evento Flashmob contro l'omofobia
organizzato a Firenze da Amnesty International per il 17 maggio.La prima
sensazione che ho provato è stata di profonda delusione. Ancora una volta
premeditatamente esclusa, non so se per distrazione o altro, la parola
Transfobia.Dopo la delusione anche la rabbia perché proprio il 10 maggio a
Firenze nella zona di Novoli,una transessuale veniva inseguita e investita da
una macchina e una volta a terra svenuta il conducente è sceso dalla vettura ma
non si è limitato solo a derubarla,l'ha anche riempita di calci e pugni
causandole traumi e fratture guaribili in trenta giorni.Rabbia perché l'Italia
è il paese europeo che detiene il triste primato di donne transessuali ucccise.Rabbia
perché per le persone transessuali è molto difficile accedere al mondo del
lavoro o prendere una casa in affitto.Quindi ho deciso di esprimere questi miei
dubbi sulla pagina dell'evento,ma la mia attenzione è stata attratta da un
post, una conversazione dal tenore diciamo inappropriato tra un paio di
ragazzi.La conversazione era pressapoco questa:" Allora,frocio di merda
che fai,mi passi a prendere?"Ahahaha,ma chi siete? Tu e quella mezza
lesbica della tua amica?""Mezza lesbica? Quella è lesbica al
100%,anche perché ormai gli uomini veri non esistono più!"A quel punto
alla delusione e alla rabbia è subentrato lo sdegno; Ho trovato quel linguaggio
decisamente inopportuno e volgare, sopratutto usato sulla bacheca di un evento
pubblico,dove tutti possono leggere.Il linguaggio è importante,è anche
attraverso le parole che avviene un cambiamento.Non puoi andare in piazza a
manifestare contro chi ti chiama " Finocchio, o brutta lesbica" se
poi tu stesso usi quei vocaboli.Ho fatto presente queste mie perplessità con un
post,ma invece di ricevere comprensione,sono stata attaccata da questi bravi
ragazzi in maniera molto offensiva,che lasciava trasparire una punta di
transfobia:Mi son sentita chiamare Trimarco, mi è stato detto di farmi i cazzi
miei, sono stata tacciata di essere una moralista,una razzista all'incontrario
e che invece di dire cazzate avrei fatto bene a muovermi e vestirmi per andare
al Flash Mob.A quel punto ho scritto che si, ci sarei andata ma solo se
avessero cambiato nome all'evento in Flashmob contro l'Omotransfobia,
anche se sarebbe stato più giusto Transomofobia.Chi ha organizzato l'evento,ha
fatto finta di non sentire,limitandosi a eliminare la conversazione tra quelle
simpatiche canaglie.Mi spiace Amnesty ,questa volta hai toppato e di brutto. A
me non basta, che dalla bacheca siano spariti quei post cretini, io esigo delle
scuse formali .Le persone transessuali si sono stufate di essere usate per fare
numero alle varie manifestazioni.L'unico diritto di cui sento parlare è quello
al matrimonio e all'adozione per le coppie dello stesso sesso, sul resto il
nulla.Non lamentatevi poi se i vostri eventi si sono svuotati,è anche colpa
vostra.In ogni caso,io ho deciso di rimanere a casa a leggere un libro e credo
che sia stata la scelta migliore.Vorrei che questa nota non alimentasse altre
polemiche ma spingesse tutti a una riflessione su cosa sia veramente questo
movimento " LGBT " , quali sono i suoi reali obbiettivi, e per chi è
ancora funzionale e onesto, continuare a chiamarlo movimento.
Hieronymus Bosch 1450/1615 dal trittico "Il giardino delle delizie" Inferno |
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