Il Cavaliere ritorna, a
quanto dice, per il volere del suo popolo. Ci aspettano mesi di
guerra mediatica, come ricorda Giuseppe Giulietti. "Massimo
impegno" è l'ordine che Berlusconi ha
impartito alle sue TV. Appare subito chiara la sua strategia di
erigersi nuovamente come salvatore della patria, una patria che
dev'essere salvata dai soliti comunisti, dalle banche e
dall'austerità in cui Monti e co. hanno fatto vivere il paese,
sottolineando quanto siano stati cattivi aumentando le tasse e
introducendo l'IMU. Gli italiani sono provati dai sacrifici, quando
c'era lui (diceva che) i ristoranti erano pieni e che era difficile
trovare posto sugli aeri. Certo è facile cavalcare che la rabbia
verso la cattiva Europa delle banche e la memoria di molti italiani
è veramente labile. Quanti ricordano Mangano, la sua particolare
scalata come costruttore ed editore, la P2, le amicizie particolari
anche quelle con dittatori comunisti? (brrr i comunisti!)
Interessante è analizzare quello che sta succedendo nei social
network, qualche giorno fa ho chiesto ai miei follower su twitter
(3.588) e ai miei contatti su facebook (2.653) quanti di loro
avessero richiesto la sua nuova discesa in campo, nessuno che abbia
risposto: “ sono stato io”. Forse sono seguita da persone poco
coraggiose, forse il campione da me esaminato non fa testo, forse
davvero non c'era nessuno fra i miei contatti ad aver invocato il suo
ritorno.
Stamani, aprendo
twitter, mi salta subito all'occhio l'hastag #iostoconsilvio,
analizzando i vari tweet noto subito che la maggioranza di chi usa
questo hastag di certo non sta con Silvio, anzi lo usa per
ridicolizzarne i sostenitori. Mi metto alla ricerca dei suoi fans,
voglio capire l'origine, il primo
tweet e scopro che non è di oggi ma è di 4
giorni fa e che a lanciarlo è stata un'esponente di Giovane
Italia (organizzazione giovanile del PDL),
un'esponente che fine a qualche mese fa plaudiva
alla visita di Angela Merkel affermando che
“un dialogo corretto e collaborativo fra il Governo Italiano e
quello Tedesco è fondamentale per il superamento della crisi che
attanaglia l'Europa”. Apro il sito di Giovane
Italia e noto che i primi articoli sono un
attacco al Governo Monti che in un anno è riuscito a far lievitare
lo spread (strano visto che pochissimi giorni fa i dati dicevano che
in pratica lo aveva dimezzato) e un altro al Gruppo Bilderberg.
Mi chiedo allora se ci
siano persone come me, dipendenti, operai, cassaintegrati,
disoccupati, insomma rappresentanti del ceto medio basso, che è la
maggioranza del popolo italiano, che stiano davvero acclamando a gran
voce il suo ritorno. Trovo opinionisti
politici (ma un po' tutti lo siamo dal momento
che pensiamo, no?), ingegneri
che cercano di spingere avanti l'hastag per vendicare “l'ignobile”
#iononlovoto, un'associazione
studentesca che acclama il ritorno del
presidente non scordando di elogiare il “povero” Sallusti,
persone
che retwittano Storace neo candidato alla guida della Regione Lazio,
consiglieri
regionali
del PDL (ovviamente), giovani
di Giovane Italia , altri sostenitori di
Silviotorna.com
che retwittano le perle di Briatore e che sembrano neo twitteri
(pochi tweet, pochi follower).
Pochissimi rispetto ai
detrattori di Berlusconi, ma siamo solo all'inizio e forse twitter è
ancora considerato un social network meno popolare rispetto a
facebook, vado allora su una fan page di Berlusconi, leggo il suo
status
e mi soffermo sui numeri: 206 condivisioni, 1.725 i “mi piace”,
2.111 commenti, mi soffermo su questi che sono in maggior parte
critici verso il Cavaliere.
Posso concludere, dalle
mie semplici osservazioni, che solo un'esigua minoranza del
famigerato popolo della rete ha richiesto un suo ritorno, ma siamo
solo all'inizio di questa sua nuova campagna elettorale che si
consumerà sicuramente anche nella rete.
Intanto penso ai
processi in corso del Cavaliere, la discussione sulla legge per un
parlamento pulito,
la
cancellazione dell'asta per le frequenze televisive,
la mancanza delle primarie del PDL e a domani quando saluteremo la
borsa, lo spread e la stampa internazionale che già ci sta
guardando con un certo imbarazzo, ma si sa loro sono in combutta con
quelli delle banche, i cattivi da cui Silvio ci salverà.
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