Rieccoci con la legge bavaglio … Non so voi ma a volte mi sento molto stanca di questa megagalattica presa di giro da parte della classe politica e di buona parte dei media. La mia testa vuole fuggire, lo sento dal male che mi fa, dall’orecchio destro che mi dà fastidio, dal mio naso tappato, dalla mia voce bassa quasi quanto me. Allora penso ai sogni di queste notti con abiti da sposa, alla mia Colette che mi aiuta a districare il nastro, al farneticante cavaliere buono che stende il suo mantello per facilitarmi il cammino. Ho fatto un viaggio strano ieri sera, mi hanno guidato in un luogo dove cercavano di contenere la follia, la follia anche nei bambini, la follia controllata da chi non si abbassava ma decideva della vita degli altri da corridoi di camminamento posti in alto. La follia di chi in nome di Dio picchiava e torturava. La follia dei parenti, la follia dei poliziotti, la follia dei potenti che rinchiudevano i diversi e gli scomodi. Ma se torno appena indietro di qualche ora mi rivedo a parlare con due donne, amiche fin dai banchi di scuola, due ragazze poco più grandi di me che elogiano la diversità e si battono affinché ogni bambino posso coltivare la sua propria identità. Mi sento fortunata, mi rivedo e vedo una diversa possibilità, quella che io non ho avuto, è una riconquista la mia che mi commuove. Riavvolgo ancora un po’, sento il brusio della folla e la mia ansia di amore malata. Risento parole che mi hanno fatto male, che dipingono un mio comportamento distruttivo, vorrei cancellarle, mi feriscono e non riesco ancora a rimediare serenamente alla mia stupida, egoista emotività. Perché su quel nastro c’è anche qualcosa che mi ha cambiato da qualche mese, c’è una ruga che dagli occhi meravigliosi e scintillanti arriva fino allo zigomo, c’è un sorriso e c’è stato un giorno speciale e non capisco se io sia innamorata del protagonista o di quel giorno, so solo che nella mia testa nessun’altro c’è. Sento ancora delle musiche, sento i miei fratelli, chi ho amato e amerò sempre perché inseguiamo insieme le farfalle, inciampiamo, ci sbucciamo le ginocchia ma ci riproviamo solo perché correre ci da gioia. Su questa cassettina ci siete anche voi, c’è il viaggio che da Ottobre sto facendo in questo mare, siete qui con me, ognuno con il proprio talento, la propria unica creatività, mi state arricchendo di grande musica. Io vado in vacanza, starò via solo un po’, ci leggeremo al mio ritorno
(in altri tempi ci avrebbero rinchiuso, tutti! W la libertà!)
7 commenti:
Buone vacanze Sabrina
Buone vacanze, e torna carica.
Le vacanze servono per staccare, per rigenerarci dalla nostra solita vita.
Ti auguro di divertirti, di pensarmi intensamente con il corpo e con la mente (Julio..) e tornare piu' figa di prima..! :)
Baci vacanzieri
sempre.
Beata te!!
Buone vacanze!! A presto..Sibilla
evviva!
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