domenica 5 giugno 2011

La Sagra del Seitan

Ieri sera sono uscita e già di per sé questa è una grandiosa notizia. Potevo andare al cinema,  a teatro,  ad un concerto o festeggiare il Porco Day  con una full immersion nella tradizionale  cucina toscana, invece no, ho preferito onorate tale ricorrenza alla Sagra del Seitan di Pozzolatico . Il Seitan, per chi non lo sapesse,  è una sostanza di color cacchina  composta da glutine di frumento, è un alimento altamente proteico ed è un ottimo sostituto della carne. C’è chi come me lo apprezza,  altri invece ne danno una  definizione simile a quella che  Fantozzi da del film La Corazzata Potëmkin.  Io non sono vegana, ho cercato per 10 anni di essere vegetariana  ma, data la mia propensione alla compulsività alimentare, ho lasciato perdere, però riconosco che se si mangiasse tutti meno carne il pianeta ne guadagnerebbe in salute, premesso questo anche quest’anno non potevo mancare a questa particolare sagra. L’ambiente è fantastico, siamo sopra una collina nei dintorni di Firenze, la gente è tutta pis’en l’ove e i bambini si sentono liberi di pascolare fra le bancarelle. Si spende un botto di soldi per mangiare ma almeno non ci si sente in colpa e ci s'illude di fare bene anche al nostro corpo, anche se c'è chi fa tutto questo fumando  decinaia di sigarette. Ci sono bancarelle che vendono fantastici completini in canapa composti da pantaloni molto larghe e camicie e maglie molto strette. Da li ho capito che per via della mia V coppa D per me è impossibile convertirmi a tale regime alimentare, Watson, alimentare!  (erano anni che volevo scrivere questa minchiata!). Una delle cose per me incomprensibili è riuscire a capire come preparano certi piatti senza usare né uova né latte, per questo che con un’amica mi sono messa in coda alla conquista di una straordinaria delizia.Vi  dico  che in vita mia non ho mai assistito ad una preparazione fatta così con tanta cura, eravamo una decina d’irriducibili in fila la pronti ad sfidare le intemperie del tempo e dello spazio. Nell'attesa di provare le fantastiche crepes con la bio nutella ho visto ragazzini diventare adulti, molti di noi si sono innamorati e lasciati, sono nate bellissime amicizie e ogni volta che  qualcunoriusciva ad arrivare a conquistare tale prelibatezza c’era una standing ovation con tanto di ola e commozione generale. Purtroppo non ho potuto assaggiare tutte le magnificenze dell'arte culinaria vegana e ancora oggi rimpiango di non aver assaggiato il tiramisù che vendevano a fette al bar. C’erano un sacco di cose buone tutte fatte frutto di misteriose alchimie come il formaggio privo di formaggio, i dolci privi di dolci, gli hot dog senza dog. E’ stata una serata fantastica in cui i miei amici mi hanno dato di sognatrice adolescente (credo di essermelo ampiamente  meritato) e sono stata testata shatzsusamente e kinesologicamente. Adoro tantissimo  avere intorno  persone che conosco da una vita e new entry in questo scenario frikkettoneggiante. Ma nessuna bella nuova o vecchia amicizia mi ha emozionato così tanto come la visione della Bio Contessa che presentava il suo libro di ricette vegan: “Nobile Scorpacciate” con prefazione di Red Canzian. A quel punto ho veramente pensato che tutto abbia un senso nella mia vita.

Vi lovvo a ttutt’ quann’, sempre vostra BioSabrarola ♥

7 commenti:

Anonimo ha detto...

''alimentare , Watson, alimentare!!!'' troppo forte...

sab ha detto...

tu si che mi capisci sorellina ;)

Anonimo ha detto...

bene dai ora puoi tornare a riempirti la panciona di animali, esperienza economica, veloce, rassicurante.

Se questo che racconti è lo spirito con cui devi approcciare una esperienza nuova per favore la prossima volta evita di venire!

Antonio, felice avventore della Sagra

(contenta te di non poter mai dare una opinione sincera in nome del voler risultare sempre provocatoria per forza)

sab ha detto...

So che la mia replica cadrà nel vuoto perché gli utenti anonimi sono soliti sputare sentenze e non cercare alcun tipo di dialogo ma spero (ingenuamente) sempre di sbagliarmi. Non se hai fatto caso al titolo del blog, se si capisci che ogni cosa che scrivo qua è riportato con questa formula. Io non parlo assolutamente male dei vegani e alla Sagra del Seitan partecipo tutti gli anni non per masochismo ma perché come ho scritto anche nel post sono convinta che nel mondo si debba tutti mangiare meno carne, per la nostra salute, per la salute del pianeta e concordo con chi rispetta gli animali, non solo nell'alimentazione ma anche nella scelta d'indumenti, borse e scarpe. Il seitan lo mangio minimo due volte la settimana fra l'altro ne sono ghiotta. Per una stagione intera ho seguito la direzione artistica, a titolo gratuito, di un ristorante vegano e ho cercato di diffondere questa cultura alimentare. Come ho scritto ho dei problemi miei a eliminare totalmente la carne dalla mia alimentazione. Sempre come volontaria ho scritto articoli in difesa dell'abbandono dei cani e contro l'uso degli animali a scopi scientifici (di laboratorio ecc) Quindi se sei disponibile ad un dialogo costruttivo ben venga, ma non trattarmi con superficialità, lo trovo totalmente ingiusto e non gioca assolutamente a favore alla causa della salvaguardia degli animali.

FrancescaBo ha detto...

Ma che bello, non sapevo esistesse la saga del seitan! Sono vegetariana e mi diletto spesso a cucinarlo, mi sarebbe piaciuta un sacco!

sab ha detto...

C'è tutti gli anni a Giugno, il prossimo anno ti avviso ;)

VeroPissu ha detto...

In quel 'panciona' si nasconde - neppur troppo bene direi, quel qualcosa che rende noi vegetariani (e, di più, i vegani) una minoranza: giudicare mossi dalla pur comprensibile r a b b i a al pensiero che, mentre si scherza, si parla, si dorme, c'è unpesceunmaialinounochetta che muoiono per colpa altrui. Il giorno in cui quella rabbia lì, invece che nell'offesa gratuita e nel tono leggermente supponente che ci è consono, sarà 'imbutata' (passamelo, mamma, un mi viene artro) nel dialogo, saremo ancora una minoranza, ma sicuramente meno derisa, sminuita e, talvolta, detestata. Lo dico per noi, Anonimo, ma soprattutto per Loro (quelli per cui rinunciamo a un gustoso hot dog).