Quando ero piccola, non solo d’altezza, Franco Califano m’incuteva una certa antipatia. La mia immatura, ma già presente, indole femminista non mi faceva apprezzare questo artista poiché la sua nomea di sciupa femmine offuscava la complessità della sua persona. Non riuscivo a spiegarmi come mai una persona capace di scrivere canzoni bellissime vivesse immerso nei vizi. Per fortuna la mia anima bacchettona mi ha abbandonato, i 5 anni di scuola elementare dalle Suore in fondo non sono stati così devastanti e ho cercato, e ancora cerco, di non sparare facili giudizi e apprezzare il buono di quello che le persone danno (sempre che abbiano qualcosa di accettabile da dare). Nel corso degli anni ho scoperto che molti grandi artisti avevano vissuto vite ricche di sex, drugs and rock & roll, anche quando il rock & roll non era stato ancora denominato, ma torniamo al Califfo e alla sua vita molto rock. Su wikipedia si legge che è nato su un aereo e immagino che questo sia il segno fantastico di chi ha fretta di uscire e mangiarsi la vita. Fra le altre curiosità voglio citare la Laurea honoris causa in Filosofia ricevuta dall'Università di New York. E’ stato attore di fotoromanzi (pagherei oro per avere uno di questi fra le mani!), scrittore, saggista e poeta. Autore insieme al compianto Umberto Bindi di meraviglie quali La musica è finita, magistralmente interpretata da Ornella Vanoni, e Una ragione di più scritta invece con Nisa e Mino Reitano. Sua è Minuetto perfetta colonna sonora delle donne che amano troppo. Sento nei suoi testi quella che io nell’arte ricerco e che chiamo “verità”. Califano è un uomo autentico, non un personaggio costruito a tavolino per sbalordire in qualche modo l’opinione pubblica e purtroppo oggi è impossibile riconoscere persone del genere perché tutto quello che i mass media ci propinano è preconfezionato e quel poco di vero viene sfruttato senza curarsi che dietro un fantastico talento, come nel recentissimo caso di Amy Winehouse, ci sia una persona e non una macchina per fare soldi. Il Maestro (altro soprannome del Califfo) ha spaziato fra composizioni che mostrano un’altissima sensibilità umana ad altre comiche, come La Cesira, sempre mantenendo la sua vena intrisa di vaga malinconia. Ha avuto al suo fianco donne bellissime, problemi con la giustizia, ha dilapidato un quantitativo di soldi di cui si fatica a farsene un’idea, ha vissuto, ha dato tanto a tutti noi e secondo me avrebbe ancora altro da dire … tutto il resto è noia.
4 commenti:
brava! mi hai fatto (ri)scoprire un personaggio di cui conoscevo ben poco.. viva l'autenticitá
Come tutte i veri artisti il califfo si è sempre mosso tra gli estremi, tra gli eccessi.
Ma si sa che le persone estrose e geniali non conoscono le mezze misure.
Ed è proprio questo suo "perdersi" che gli ha consentito di fare pezzi veramente straordinari.
Ciao
Forte il CALIFFO.. anche io ha fatto 5 anni con le suore.. per fortuna poi è arrivato tutto il resto.. Califfo è un artista il cui valore è fuori discussione..
Grazie ragazzi, sono contentissima di questa condivisione
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