Sabrina Ancarola nasce, da genitori lucani, il 7 settembre 1968 alle 12:20 a Firenze nell’ospedale di Careggi (posto al quale si ritroverà avvinghiata karmicamente nel corso degli anni). Seconda di tre fratelli cercherà fin da subito un modo per farsi sentire e cercherà di realizzarlo imparando, in differita, le hits di Sanremo (abilità che in futuro perderà escluso per questo brano http://youtu.be/R_C_qCG77oI di cui ancora conosce il testo a memoria). Fin da piccola venera idoli come Macella Bella e Raffaella Carrà, ma porta i capelli come la Brunetta dei Ricchi e Poveri. Cresce, fino al mt e 55 cm, a Tavarnuzze, frazione del comune d’Impruneta, paese alle porte del Chianti noto per il Cotto, il Peposo e la festa dell’Uva (Pallò forever!). All’età di 5 anni riceve inaspettatamente una sorella. Frequenta le scuole elementari dalle Suore di San Filippo Neri alle Rose dove impara a leggere, scrivere e soprattutto a distrarsi. (In tutte le sue pagelle si possono leggere le classiche note: “l’alunna è intelligente ma non si applica. E' spesso distratta e passa lunghi periodi a osservare fuori dalla finestra evitando così di partecipare alle attività in classe”). Il primo giorno di scuola viene subito bollata come sovversiva poiché in pulmino le viene la brillante idea d'intonare Bandiera Rossa. Viene spesso confrontata al fratello (di 18 mesi più grande) e questo farà riemergere in lei complessi dall’infinito passato. In V elementare viene eletta dalle Suore “regina della pasticcioneria”, ancora adesso vive quel ricordo come un trauma terrificante. Trascorre un’infanzia tranquilla spaziando fra le case del popolo e le feste dell' Unità. Frequenta le scuole medie a Tavarnuzze non riuscendo a legare con nessuna compagna di classe, in compenso impara a costruire areoplanini di carta. Fa tre diverse prime superiori finché. in età adulta, riuscirà a terminarne un intero ciclo. Comincia a malavoglia a lavorare non ancora quindicenne (questa maledizione sembra voglia seguirla per il resto dei suoi anni). Ai primi del 1986 abbraccia la fede nel buddismo di Nichiren Daishonin e tutt’ora continua questa pratica che le regala quel minimo di saggezza atta alla sopravvivenza dopo un’infanzia negli anni di piombo,essere passata attraverso l'edonismo reganiano degli anni 80, i vari attentati nel paese e 4 Governi Berlusconi. All'età di 20 anni, spinta da amici che l’avevano casualmente sentita berciare, comincia a cantare. Nel tempo s’innamora raramente realizzando però un’incredibile catena d’insuccessi. Fa un sacco di lavori fra cui la confezione di parrucche con capelli veri e l’inserviente in una rianimazione. E’ ingrassata e dimagrita molte volte tant'è che il suo peso è stato spesso argomento di conversazioni fra i suoi conoscenti come lo è il tempo per gl'inglesi. Nel 2004 diventa mamma di una meraviglia che è il sole della sua vita e che le regala continuamente incantesimi. Lavora, scrive, canta, paga le bollette regolarmente e stende i panni in modo da non doverli stirare. Ha un incredibile numero di persone che le vogliono bene e che la sostengono sia nelle sue mestizie che nelle sue folli o banali imprese e questo fa si che si senta una donna estremamente ricca (anche se le mancano ancora più di 22 anni all'estinzione del mutuo sulla casa). Idealista e sognatrice cerca di condire con sano cinismo, leggerezza e magia i fenomeni che la riguardano. Si nutre di saudade all'occorrenza e non rinuncia ai suoi obbiettivi. Vorrebbe continuare a vivere coltivando senso di gratitudine e imparando da chiunque abbia il cuore di chi, con semplice saggezza, percepisce la verità delle cose. Ha una vita normalmente strepitosa e ogni tanto ancora le capita ancora di distarsi guardando fuori dalla finestra.
Sabrina Ancarola 1984 |
6 commenti:
Le biografie non autorizzare sono le migliori. Ti permettono di sapere sempre un pizzico in più della persona...io, le preferisco! :P ;)
E poi mi ha anche permesso di leggere dei tuoi post che mi ero persa! ;)
Grazie sei carinissima li per li non sapevo come farla e parlare di me in III persona mi ha fatto sentire un pochino come il Mago Othelma ahahahahah
Buon Fine Settimana :)
E' sempre difficile parlare di sè e tu lo hai fatto benissimo.
In verità tutta la tua storia la leggo meglio dalla foto.
La tua malinconia e la tua sensibilità riempiono tutto il fotogramma.
Quanto amore in quel tuo essere ribelle!
Un abbraccio. Ciao.
Gianni ... abbraccio
...io ho letto e basta...aspetto solo di vederti !!!..abbraccio accompagnato da un bacio..Non dolce !!
Non so come mai, ma ti ho sempre immaginato proprio come descritto qui!!! ;)
Grande Sabri, dé!
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