mercoledì 30 maggio 2012

Puozz'esse accise!

E anche stavolta lo stato si mostra lesto nel dare una risposta  mirata a tutti i cittadini, mentre il popolo chiedeva a gran voce un segnale dal governo affinché si rinunci alla parata del 2 giugno, si risparmi sulle inutili visite papali (fra l'altro da quando Rex è sparito dai programmi tv nessuno si fila più il pastore tedesco) e si utilizzi il denaro dei rimborsi elettorali per aiutare le persone colpite dal terremoto, Montimer e co., ignorando il tutto,  hanno pensato ad un ulteriore aumento di 2 cent. al litro dell'accise sulla benzina. 
Se penso alla parola "accise" mi vengono in mente solo cose brutte. Nel dialetto di mia mamma, quando ce l'abbiamo con qualcuno, si usa rabbiosamente esclamare: "puozz'esse accise!"  Il Dito, in questo caso il medio, arricchisce le mie suggestive reminiscenze dialettali citandomi altre varianti che si possono  combinare all'infinito: " puozza merì 'ccise, puozt'arrajà, puozza fà bubbù, puozza cacà sciuodde, puozza shpetà sangue...". 

Accise è proprio una brutta parola, ma vediamo nel dettaglio quanto "puozz'esse accise" ci sono nel litrozzo di benzina che acquistiamo sull'italico suol. 


(Fonte Corriere.it Maria Strada )



Le tasse sul carburante sono 558, pari a due terzi del totale.
Buona parte di esse sono legate a eventi straordinari del passato divenuti poi introiti ordinari, di seguito l'elenco: 
Guerra di Abissinia in epoca coloniale (1935
Finanziamenti straordinari dell'esercito, e la crisi del canale di Suez del 1956 tra gli eventi strettamente legati al mondo petrolifero
Disastro del Vajont (1963)
Alluvione di Firenze (1966)
Terremoto del Belice (1968)
Terremoto  del Friuli (1976)
Terremoto dell'Irpinia (1980)
Missioni delle truppe italiane in Bosnia e in Libano (1996
Con l'eccezione poco consolatoria delle missioni all'estero, si tratta di eventi di oltre trent'anni fa, con un picco ai 77 anni della guerra d'Africa, ben più anziana della Repubblica. Queste accise hanno un peso diretto di circa 25 centesimi al litro, e vanno sommate al decreto Salva Italia dello scorso anno (9,9 centesimi) e a imposte regionali come quelle legittimamente inserite, per esempio, da Liguria e Toscana per coprire i costi delle alluvioni di novembre 2011. Più specificamente, lo scorso anno le tasse sul carburante sono aumentate quattro volte: con il fondo per lo spettacolo (0,92 centesimi in due aumenti successivi), con la guerra in Libia (4 centesimi), con la già citata alluvione di Genova e delle Cinque Terre (0,89 centesimi) e appunto con il Salva Italia.


... puozz'esse accise loro!


sabato 26 maggio 2012

Caterina, 19 anni mai avuti

19 anni fa  frequentavo il Liceo Artistico serale, a quest'ora ero a scuola, mi ricordo che verso le 22 sparì l'energia elettrica, finita la lezione con alcuni compagni ce ne andammo sui lungarni a bere una birra, ad un certo punto sentimmo un boato, pensammo tutti ad una fuga di gas. Tornando a casa in auto passai dal centro e accesi la radio,  le notizie erano ancora confuse, l'aria era strana. Una ferita così Firenze non l'aveva più provata dalla II guerra mondiale. Quella sera perse la vita Dario Capolicchio studente di 22 anni , morì un'intera famiglia: il babbo Fabrizio Nencioni (39 anni),  la mamma Angela Fiume (36 anni), le bambine Nadia (9 anni) e Caterina (50 giorni). In questa immagine ci sono le parole di Nadia, una sua poesia "Il Tramonto", c'è il suo disegno, è stata scritta tre giorni prima di saltare in aria. 



Quanto è ingiusto tutto questo? Oggi ho una bimba che ha circa l'età di Nadia, con pensieri simili ai suoi. Sono passati 19 anni, il tempo in cui da neonati si diventa adulti. 19 anni  di schifo, di buchi neri di menzogne, 19 anni in cui Berlusconi ha governato, lui di cui ridiamo per le recenti rivelazioni di una sua fornitrice di servizi speciali, lui  nella sua casa, priva di stalle, ha avuto, a suo servizio come stalliere,  Vittorio Mangano, uomo definito da Paolo Borsellino una delle "teste di ponte dell'organizzazione mafiosa nel nord Italia". 19 anni di omertà, di affari sporchi, di governi piegati all'interesse privato di questo losco individuo. Oggi di nuovo le bombe, quelle 3 esplosioni che una settimana fa hanno portato via la vita di Melissa Bassi di 16 anni. Di nuovo la ricerca della verità in questo paese che sembra non trovarla, che sembra eternamente rimbalzare lungo infiniti muri di gomma. Domani a Roma ci sarà una marcia "Verità per Emanuela Orlandi", di anni dalla sua scomparsa ne sono passati 29. La sua sparizione s'intreccia con quella di Mirella Gregori, con il Vaticano, con la banda della Magliana, con lo IOR e il caso Calvi. L'ostinazione di Pietro Orlandi (fratello di Emanuela)  sembra aver scalfito qualcosa d'importante, lo possiamo leggere nelle cronache recenti, dalle ossa ritrovate nella tomba di De Pedis a quello che sta succedendo in questi ultimi giorni nel Vaticano. L'Italia è una penisola ricca di ferite impossibili da ricucire,nonostante tutto in Via dei Georgofili c'è un ulivo, simbolo di speranza e oggi a Brindisi 4000 studenti hanno manifestato dichiarando di non avere paura e di non volersi fermare nella ricerca della verità. Credo, nel mio modesto pensiero di donna comune, che questo sia l'atteggiamento giusto, l'unica via di salvezza da questo assurdo male, dovremmo imitare il coraggio di Pietro Orlandi, dei ragazzi di Brindisi, delle associazioni dei familiari delle stragi che ricercano verità e giustizia, da Piazza Fontana  alla Moby Price, dall'attentato alla stazione di Bologna alle vittime di Ustica. Penso che questa  sia la presa di responsabilità che tutti noi dovremmo avere. La causa migliore per  ripulire l'Italia dall'infamia, per cambiare davvero la nostra nazione, per Emanuela, Mirella, Caterina, Melissa, per tutte le famiglie violate dai tanti buchi neri che si sono mangiati la vita. 

venerdì 25 maggio 2012

La Grande Etichettatrice

La Grande Etichettatrice è la  madre Dea di tutti gl’infami, la più lodata, la più abusata. E’ una divinità virale, tutti ne sono più o meno stregati, solo pochi saggi  risultano immuni alla sua terrificante potenza. Questa Dea colpisce le persone fin dalla più tenera età, spesso la sua influenza viene trasmessa in famiglia. In questa inquietante epoca la Grande Etichettatrice è più che mai ossequiata, l’ordine dei giornalisti non manca mai di diffondere il suo verbo su carta stampata, nelle televisioni e in rete, le persone comuni si fanno forza delle sue proprietà in ogni ambiente da loro frequentato. Il suo potere è quello di catalogare e classificare ogni genere di fenomeno naturale e quindi  anche umano, generalizzare è la sua missione.  Molti la venerano con l’illusione di starsene al sicuro. Etichettare, trovare forzatamente un’identità generica solleva da ogni fonte di responsabilità, di pensiero profondo e di maturazione perché crescere può essere faticoso, ragionare anche, trovare l’umanità richiede sforzo e allora perché non sparare etichette? Sei musulmano? ZAC =>  Sei un integralista di Al Quaeda! Sei di destra ZAC =>  Sei un fascista.  Sei di sinistra ZAC =>  Sei una zecca! Sei grassa ZAC =>   Sei pigra (e sicuramente simpatica)! Sei magra? ZAC =>  = Sei anoressica (e sicuramente antipatica)! Sei bella ZAC =>   non puoi essere anche intelligente! Potremmo fare milioni di esempi, niente e nessuno sembrano sfuggire al suo giogo, al suo fascino, ma attenzione al messianico messaggio di Tozziana memoria “ e siamo tutti vittime e carnefici, tanto prima o poi gli altri siamo noi”. I regimi etichettano, Hitler usò questo metodo per fare propaganda antisemita con il risultato di milioni di morti, la disumanizzazione totale.  La Grande Etichettatrice è una manifestazione della nostra natura peggiore,  etichettare è togliere possibilità e speranza di un cambiamento, è rimuovere e negare la nostra identità, ciò che ci rende unici, è mettere e metterci limiti deprimendo il buono in noi, etichettare (tanto per rubare le parole al Ragionier Ugo Fantozzi) è una cagata pazzesca! E allora,  per amore e per giustizia sfancooliamo la Grande Etichettatrice fuori e dentro di noi :) 



martedì 22 maggio 2012

Il nuovo che avanza?!?


Il movimento 5 stelle ha ricevuto molti consensi, facilmente immaginabili data la mala politica di questi ultimi anni, diciamo pure decenni. Non voglio sperticarmi in analisi politiche è tutto molto “bello e giovane”, sembra bello,  finalmente qualcosa di diverso? Purtroppo si evince un fattore negativo vecchio come il cucco che accomuna il vecchio e il nuovo:  la mancanza delle donne e la mancanza di tutte quelle rappresentanze che formano  una comunità. Sono sempre gli uomini ad essere candidati ed eletti pur essendo le donne in Italia il 52% della popolazione.  Non ci sono appigli, qualsiasi cosa si possa pensare o dire per difendere questa mancanza è una stronzata,non esistono scusanti, non esiste nessuna logica se non quella derivata da una non cultura stupida e sessista.  Il popolo  è chiamato tutto ai propri doveri ma i diritti sono ancora appannaggio di pochi. Abbiamo una grande forza lavoro rappresentata da stranieri che pagano le tasse e contribuiscono al bene della società, ma che non hanno il diritto di voto. Le donne sono demograficamente la maggioranza, ma la loro presenza è  in netta minoranza in ogni settore chiave dell’amministrazione pubblica e privata.  Stiamo ancora a parlare (nel 2012!) dei diritti delle coppie di fatto etero e gay, la chiesa cattolica apostolica romana, ovvero una delle associazioni più insensate, anacronistiche e purtroppo potenti della storia dell’uomo occidentale, detta a gran voce le “sue” scelte sulla vita di tutti, anche dei non cattolici. Manca la libertà, mancano i diritti, in un mondo ideale tutti dovrebbero essere rappresentati  proprio perché le diversità di cui sono fatte le collettività sono un arricchimento che indubbiamente porta beneficio a tutti. Questa non è utopia ma semplice logica dettata dal buon senso. Non è mai stato tempo di stare zitti, figuriamoci adesso che grazie alla rete possiamo condividere i nostri pensieri e farli circolare. In questi giorni di terribili eventi ho letto deliri fortemente offensivi. Personalmente ritengo l’offesa un’azione malvagia e, al pari di ogni azione maligna, questa dev’essere sempre sottolineata e osteggiata.  Il diritto alla parola non dev’essere nel modo più assoluto un pretesto per dar sfogo alla propria povertà morale. Prendiamoci la responsabilità di criticare con fermezza chi dà fiato alla bocca solo per sentenziare i propri vaneggiamenti sentendosi un ganzo per aver detto una cosa diversa.  Purtroppo  in mezzo a questo nuovo che avanza ci troviamo ancora a manifestare per chiedere il rispetto dei diritti  e a malincuore spesso osserviamo quanto, anche in queste circostanze,  la stupidità emerga. Quella che segue è la nota di Elena Trimarchi, v’invito a leggerla e a riflettere su quanto i buoni intendi non possono essere a senso unico e non debbano assolutamente tollerare le stronzate del primo minchione di turno che apre la bocca per dire una stronzata.


17 MAGGIO: AMNESTY, LGB E IL VECCHIO SOLITO GRANDE BLUFF

Di Elena Trimarchi pubblicato il 22/05/2012

Qualche giorno fa,ho ricevuto l'invito a partecipare all'evento Flashmob contro l'omofobia organizzato a Firenze da Amnesty International per il 17 maggio.La prima sensazione che ho provato è stata di profonda delusione. Ancora una volta premeditatamente esclusa, non so se per distrazione o altro, la parola Transfobia.Dopo la delusione anche la rabbia perché proprio il 10 maggio a Firenze nella zona di Novoli,una transessuale veniva inseguita e investita da una macchina e una volta a terra svenuta il conducente è sceso dalla vettura ma non si è limitato solo a derubarla,l'ha anche riempita di calci e pugni causandole traumi e fratture guaribili in trenta giorni.Rabbia perché l'Italia è il paese europeo che detiene il triste primato di donne transessuali ucccise.Rabbia perché per le persone transessuali è molto difficile accedere al mondo del lavoro o prendere una casa in affitto.Quindi ho deciso di esprimere questi miei dubbi sulla pagina dell'evento,ma la mia attenzione è stata attratta da un post, una conversazione dal tenore diciamo inappropriato tra un paio di ragazzi.La conversazione era pressapoco questa:" Allora,frocio di merda che fai,mi passi a prendere?"Ahahaha,ma chi siete? Tu e quella mezza lesbica della tua amica?""Mezza lesbica? Quella è lesbica al 100%,anche perché ormai gli uomini veri non esistono più!"A quel punto alla delusione e alla rabbia è subentrato lo sdegno; Ho trovato quel linguaggio decisamente inopportuno e volgare, sopratutto usato sulla bacheca di un evento pubblico,dove tutti possono leggere.Il linguaggio è importante,è anche attraverso le parole che avviene un cambiamento.Non puoi andare in piazza a manifestare contro chi ti chiama " Finocchio, o brutta lesbica" se poi tu stesso usi quei vocaboli.Ho fatto presente queste mie perplessità con un post,ma invece di ricevere comprensione,sono stata attaccata da questi bravi ragazzi in maniera molto offensiva,che lasciava trasparire una punta di transfobia:Mi son sentita chiamare Trimarco, mi è stato detto di farmi i cazzi miei, sono stata tacciata di essere una moralista,una razzista all'incontrario e che invece di dire cazzate avrei fatto bene a muovermi e vestirmi per andare al Flash Mob.A quel punto ho scritto che si, ci sarei andata ma solo se avessero cambiato nome all'evento in Flashmob contro l'Omotransfobia, anche se sarebbe stato più giusto Transomofobia.Chi ha organizzato l'evento,ha fatto finta di non sentire,limitandosi a eliminare la conversazione tra quelle simpatiche canaglie.Mi spiace Amnesty ,questa volta hai toppato e di brutto. A me non basta, che dalla bacheca siano spariti quei post cretini, io esigo delle scuse formali .Le persone transessuali si sono stufate di essere usate per fare numero alle varie manifestazioni.L'unico diritto di cui sento parlare è quello al matrimonio e all'adozione per le coppie dello stesso sesso, sul resto il nulla.Non lamentatevi poi se i vostri eventi si sono svuotati,è anche colpa vostra.In ogni caso,io ho deciso di rimanere a casa a leggere un libro e credo che sia stata la scelta migliore.Vorrei che questa nota non alimentasse altre polemiche ma spingesse tutti a una riflessione su cosa sia veramente questo movimento " LGBT " , quali sono i suoi reali obbiettivi, e per chi è ancora funzionale e onesto, continuare a chiamarlo movimento.


Hieronymus Bosch 1450/1615 dal  trittico "Il giardino delle delizie" Inferno  

domenica 20 maggio 2012

A song for me


Non c’è niente di più bello al mondo degli occhi neri di una donna nera, di quello sguardo che  come un cazzotto inaspettato ti  sorprende stendendoti. Non so perché le persone di colore siano più brave nel canto, ma lo sono al di là delle stronzate sul razza. Forse hanno una conformazione fisica che fa in modo che i loro risuonatori producano un effetto più bello, probabilmente è una questione di corde, ma per me è qualcosa nei loro occhi, quell’accusa, quel loro spiazzarti a colpi di amore, pienezza, rabbia, dignità. Ricerco il mistero di queste voci cercando nelle loro iridi l’espressione della libertà conquistata, della madre terra, della sofferenza, della grazia divina, amazing grace.  Ascolto Donny Hathaway e Luther Vandross,  in loro percepisco questo sconcertante sentimento, mi faccio consolare dalle loro voci  in questa grigia mattina di un tempo incomprensibilmente coerente con il grigio dei fatti. Mi faccio abbracciare da Aretha, dalla fede che a reso divina Whitney come Mahalia e Etta. Ne convengo, nella mia leggera follia, che la fede sia quella marcia in più che vada riscoperta nella musica e nel Dio che è solo nostro, in Willy Wonka o lungo la strada del ritorno a casa di Dorothy da Oz, nella nostra natura illuminata, nelle voci e negli occhi neri. 


sabato 19 maggio 2012

Buchi neri


Da Portella della Ginestra a questa mattina a Brindisi la sensazione è quella di sentirsi aspirati da un buco nero fatto di menzogne da cui sembra impossibile balzare fuori. E’ come se fossimo stati risucchiati da una materia non materia fatta di male, di nero, d’insensatezza. Quella stessa materia di cui sentii l’odore la notte del 27 Maggio 1993 a Firenze quando una bomba  sventrò la torre dei Georgofili e che ho risentito la mattina del 13 Dicembre scorso in piazza Dalmazia. Una materia,  che mi accompagna fin dalla nascita, fornita di tentacoli lunghi corredati di malavita più o meno organizzata, di servizi deviati, di stato a servizio di superpotenze, di chiesa e poteri occulti, di brigate rosse e brigate nere, logge massoniche e strutture paramilitari. La stessa materia il cui elemento principale è quello che Hannah Arendt chiamava “la banalità del male”, l’ingrediente che ha percorso, e percorre, il nostro pianeta fin dalla notte dei tempi e che è armato dai tre veleni di collera, stupidità e avidità, ingrediente che in mano ai fanatici diventa morte e distruzione, violenza. Questa sostanza è costituita dalle sostanze che abitano i livelli più bassi dell’animo umano. Buchi neri, sempre troppo neri quelli di piazza della Loggia, della strage di Bologna, delle stragi di stato, delle stragi di mafia. Buchi neri che inghiottiscono nel mistero la vita di Emanulea Orlandi, le vite dei passeggeri del DC9 e quelle della Moby Prince. Giovanni Falcone una volta disse: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.” Il buco nero vuole farci piegare la testa, vuole farci morire da vivi.



Qui l’elenco delle iniziative tese a manifestare solidarietà alla città di Brindisi: 
http://violapost.it/?p=7676&fb_comment_id=fbc_10150799167971533_21794258_10150799178181533#f3fffb1fc



giovedì 10 maggio 2012

200 Giorni Rossella Urru 112 Giovanni Lo Porto

Rossella Urru di Samugheo in provincia di Oristano, cooperante per il CISP (comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli) rapita la notte fra il 22 e il 23 Ottobre 2011 in Algeria insieme ad Ainhoa Fernandez De Rincon e Enric Gonyacons . Le ultime informazioni a  riguardo parlano di un riscatto di 30 milioni di euro richiesto per lei e la sua collega Ainhoa, in questo non viene menzionato Enric. Queste ulteriori notizie non fanno altro che accrescere l'inquietudine intorno alla vicenda. Sono 200 giorni circa che la famiglia Urru attende il rilascio di Rossella, la speranza, nonostante la confusione intorno al caso, immagino ci sia e che si sia  rafforzata dopo il rilascio di Maria Sandra Mariani e la liberazione della petroliera Enrico Ievoli con il suo equipaggio. Non abbiamo idea delle trattative del governo, c'è il sindaco di Samugheo che instancabilmente ricorda la sua concittadina in ogni occasione. Da un altra parte di questo pianeta,  ricco di terre eternamente in conflitto, il 19 Gennaio scorso fu rapito in Pakistan Giovanni Lo Porto di Palermo, cooperante presso una organizzazione non governativa tedesca. Di lui, facendo un giro in rete, non trovo alcune novità riguardo ad eventuali trattative di rilascio. Rossella e Giovanni sono preziosi, hanno scelto di adoperarsi per gli altri nonostante i rischi a cui andavano incontro. Ci sono due isole meravigliose (la Sicilia per Giovanni e la Sardegna per Rossella) dove due famiglie attendono il  ritorno dei loro figli. Non possiamo fare altro che mandare un pensiero a loro anche oggi, dopo 200 giorni dal rapimento di Rossella e 112 da quello di Giovanni.
Foto (trovata in rete) di Gianni Antonio Figus

martedì 8 maggio 2012

Il marketing della felicità


In questo periodo di crisi la creatività sembra venire  premiata, non essendoci  più lavoro nelle fabbriche e nei campi qualcosa per sbarcare il lunario bisogna pur inventarsi. C'è chi decide di prendere un velo e un boa di struzzo per fondere la danza del ventre con le gare di Palazzo Grazioli e darsi al Belly Burlesque e chi invece decide di dispensare le sue perle per risolvere ogni sorta di problemi relazionali. In questa epoca, dove si contano i giorni nella speranza che si avveri la tanto sospirata profezia dei Maya, mi sono imbattuta nella figura dei Life Coach. Alla fine dei mitici anni 80 il sogno di un mio amico, per racimolare un po’ di grana, era quello di andare in California e fondare una setta religiosa,  ah l’avessimo fatto, l’avessi seguito  nella sua geniale idea adesso non mi troverei con una casa che cade a pezzi da pagare fino alla fine dei miei giorni (se sarò fortunata di campare a lungo).  Non ho mai avuto naso per gli affari, ma mi guardo intorno e vedo che c’è chi sfrutterebbe anche la  su’ nonna in carriola per spillare i vaini alle poere persone. Il Life Coach mi sembra esattamente una di queste figure, un misto fra un inaffidabile prete confessore, un’improvvisata guida spirituale e uno psicologo Laureato al Cepu (o a Tirana).  Questi imbonitori non invitano certo le persone con problemi a rivolgersi ai loro familiari, amici o a qualcuno che potrebbe volere veramente il loro bene o a un serio professionista, no questi soggetti  approfittano delle volubilità umane  per spennare menti deboli e il bello è che la gente, pagandoli, si sente meglio. Non so se questa è un'epoca di spaventosa solitudine o se le persone credono davvero che con il denaro si possa comprare di tutto, compresa l’autostima e l’amore altrui. Io riconosco la figura dei seri terapeuti, e nel servizio sanitario nazionale ce ne sono, che possono aiutarti e seguirti in un momento  di difficoltà o anche per  tanti anni e il resto della vita se necessario. Io non mi vergogno ad ammettere di usare questa risorsa (anzi, visti i miei nervetti, sono contenta che a breve potrò di nuovo sfruttarla). Quello che non sopporto sono le persone che lucrano sulle menti condizionabili. Gente dal  sorriso finto  aperto  e occhio calcolatore, persone che hanno individuato matematicamente una  risposta per tutto.  Li trovo pericolosissimi, in genere sono i despoti, quelli dell’Opus Dei piuttosto che i burocrati di altre organizzazioni religiose, i militari, i dittatori  e simili ad aver e una risposta per tutto. Come dico spesso: non voglio che nessuno m’insegni come si sta al mondo, preferisco sbagliare da sola. Uno di questi personaggi più in voga nel nostro paese è tale Roberto Re che pare abbia fatto una fortuna imbonendo centinaia di migliaia persone  propinando loro  fumo e aria fritta. Io penso a menti illuminate, a persone come Tiziano Terzani piuttosto che il Dalai Lama, a chi della propria saggezza non né hanno mai fatto un business, ai filosofi dell’antica Grecia fino a quelli dell’era moderna, a Siddharta il principe che rinunciò alle sue ricchezze per trasformarsi nel Budda Shakyamuni e regalare all’umanità la sua illuminazione, penso a San Francesco, alle semplici e luminose verità che persone come Margherita Hack, con la saggezza della loro esperienza di vita, ci regalano. Penso a Don Milani e allora mi verrebbe voglia di prendere questi ciarlatani a calci in culo. L’umanità e il cuore non sono in vendita, solo chi ci vuole bene e ci tiene veramente alla nostra vita può darci consigli e può anche sbagliare nel darceli, ma l’offerta del loro aiuto è impagabile, comunque benefica. “I Care” dov'è l’umanità in tutto ciò? Qua insegnano a comprarsi la felicità come ci si compra un auto o un paio di scarpe fighe e io lo trovo aberrante, come trovo aberrante chi propone soluzioni (naturalmente dietro compenso) ai problemi di coppia. Il marketing della felicità, parafrasando il povero Ragionier Ugo Fantozzi, è una cagata pazzesca! In ultimo, dopo aver dato un occhiata a siti sgrammaticati come questo,  mi verrebbe proprio voglia anche a me di darvi un bel consiglio: se avete problemi chiamate un amico, offritegli una birra, o fatevela offrire, pensate alle cose belle e  ridete  delle cose ridicole. Come diceva il buon Nichiren Daishonin: “Soffri per quel che c'è da soffrire e gioisci per quello che c'è da gioire. Considera entrambe, sofferenza e gioia, come fatti della vita” e, se non avete voglia di recitare qualche mantra per alleviare il vostro dolore, ascoltate buona musica o leggete un buon libro e condividete il tutto con chi vi vuole bene “aggratisse”. 

A mia mamma Anna con infinito senso di gratitudine

lunedì 7 maggio 2012

Scusa se ti kiamo Sindaco


Oggi splende il sole dopo una domenica piovosa e fredda che ha visto il trionfo della Juventus  in Italia e quello di Hollande in Francia, l’avanzamento dei neonazisti in Grecia, la disfatta del PDL e l’incremento del Movimento 5 Stelle alle amministrative. Finalmente oggi ho potuto godere del tempo bello, con slancio ho affrontato la mia  stanchezza e impavida ho stesso i panni in terrazza, dopo tanti giorni grigi oggi si respira un aria di rinnovamento, è primavera che bello! Federico Moccia è stato eletto Sindaco di Rosello.
L’Abruzzo, regione devastata dal terremoto e abbandonata con le sue macerie, adesso deve affrontare una delle calamità più grosse dell’italica letteratura: Federico Moccia Sindaco. Probabilmente riscriverà le ordinanze servendosi di 3MSC  (3MeSsiComunali), si metterà il sabato mattina la fascia tricolore e alle coppie che si vogliono unire in matrimonio dirà: Scusa ma ti voglio sposare, intitolerà le vie cittadine servendosi di nomi cretini tipo Via Babi, Largo Step, Piazza Niki & Olli,  Vicolo Sciocc e Strunz. C’è una cosa che però mi turba, sono andata su google maps e con il satellite mi sono fatta un giro virtuale in questo ridente paesello della provincia di Chieti, non ho visto nessun fiume, mi chiedo dove cazz caspita costringerà gl’innamorati del paese a posizionare i lucchetti del cuore, temo cosa potrebbe inventarsi.
Riporterà l’amore nel paese come neanche Bocca di Rosa riuscì a fare, costringerà tutti a tornare adolescenti, il minkismo e l’uso spregiudicato della terminologia adolescente saranno il tratto contraddistintivo di Rosello. Immagino la mattina in comune, (scusate komune … no così è troppo comunista) oppure alle poste, anziani e adulti che dovranno sorbirsi abbreviazione improbabili e una serie di “Scialla” dai dipendenti pubblici piuttosto che “Tengo botta” o “Vai truzzo!” e “Bella Proto”.  Le ch verranno sostituite d’obbligo con le k e anche il capoluogo di provincia verrà rinominato in Kieti perché fa più figo. Questo è il nuovo vecchiominkia che avanza … e scusate se lo chiameranno Sindaco.




07/05/2012 Tratto da il Fatto Quotidiano: Federico Moccia, lui, l’autore di Tre metri sopra il cielo, è diventato invece sindaco di un paesino di 300 abitanti, a Rosello, in Abruzzo: “Ho intenzione di portare i lucchetti dell’amore a Rossello – spiega ora – Ci sono delle magnifiche vallate verso Agnone, romantiche, piene di bellezze naturali, di cascate”.

sabato 5 maggio 2012

Sosteniamo i lavoratori della Champion, sosteniamo i diritti di tutti


La Champion S.p.A. produttrice di abbigliamento sportivo con sede a Carpi (Modena) ha fin dagl’inizi degli anni 90 un suo ufficio progettazione a Scandicci (Firenze) dove lavorano circa 50 persone, soprattutto donne con figli. La Società, senza comunicare ai lavoratori e ai sindacati il loro obbiettivo, sta di fatto chiudendo la sede di Scandicci, in barba ai diritti dei lavoratori, senza manifestare alcuna volontà di contrattazione e l’attivazioni degli ammortizzamenti sociali previsti dai contratti dei lavoratori.

Come per le lavoratrici della Omsa, tramite la rete ci viene chiesto un aiuto affinché si accendano i riflettori su questa vicenda. I diritti dei lavoratori sono sacrosanti e non possiamo permettere che nessuno lasci correre perché quello che sta succedendo alla Champion a Scandicci potrebbe essere l’ennesimo cattivo esempio che altre aziende potrebbero imitare.

Facciamo conoscere questa vicenda attraverso la condivisione della petizione sulla Vertenza Champion Scandicci: http://www.petizionionline.it/petizione/vertenza-champion-scandicci-firenze/6853

Condividiamo articoli nei social network, raccontiamo nei nostri blog quello che sta succedendo.

Seguiamo su twitter @VertenzaC e su facebook Vertenza Champion Scandicci

Condividiamo gli articoli e le informazioni che troviamo a riguardo, seguiamo il suggerimento del Sindaco di Scandicci Simone Gheri di boicottare i prodotti della Champion fino a che la società non torni indietro sulle sue decisioni o applichi gli ammortizzatori sociali previsti in questi casi.

Noi apparteniamo ad un insieme di persone che, prese singolarmente, difficilmente trova il modo di  farsi sentire, ma se ci uniamo, se facciamo rumore intorno a questa vicenda possiamo davvero contribuire ad una lotta giusta  per i lavoratori della Champion e per tutti i lavoratori del nostro paese.



giovedì 3 maggio 2012

Odio i fascisti di Scandicci (e i nazisti dell’Illinois)

È anzi mia opinione che il male non possa mai essere radicale, ma solo estremo; e che non possegga né una profondità, né una dimensione demoniaca. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie. È una sfida al pensiero, come ho scritto, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s'interessa al male viene frustrato, perché non c'è nulla. Questa è la banalità. Solo il Bene ha profondità, e può essere radicale.” Hannah Arendt

Non dimentico che in piazza Dalmazia, a Firenze, il 13 Dicembre scorso Samb Modou e Diop Mor morivano per mano del fascista Gianluca Casseri, militante di Casapound, il quale riuscì a ferire altri tre uomini prima di togliersi la vita. Non mi capacito ancora di come un uomo, dal fisico certamente non agile, abbia potuto effettuare la sua mattanza  in quella trafficatissima  piazza e poi si sia recato indisturbato in pieno centro nel tentativo di ripetere il massacro nel mercato di San Lorenzo. Impossibile per me pensare che possa aver agito da solo. Ricordo quel giorno, il susseguirsi di notizie a riguardo e come una buona parte dei giornali online trattò l’argomento. Non dimentico i commenti di molti cittadini comuni che, sotto gli articoli di queste testate, scrivevano cose aberranti tipo: “Ha fatto bene, due in meno!” o  le solite  idiozie cariche di retorica: “Questi vengono a rubarci il lavoro, le case ecc”.  L’Italia è piena di questa brava gente che disprezza chi dall’Africa o altri paesi,spesso con una laurea e con una cultura decisamente superiore alla nostra, viene nella nostra penisola con lo scopo di assicurare una vita più dignitosa alla propria famiglia. Questi ben pensanti a Firenze hanno un loro eroe: Gheri Guido DJ e proprietario dell’emittente Radio Studio 54 situata in Scanidicciland.
(Impossibile, anche solo guardando questa immagine, non ripensare alle teorie del Lombroso)

Questo  personaggio a fine Aprile è stato denunciato, e la sua radio sequestrata, con l’accusa di diffamazione e odio razziale. (Vi consiglio a riguardo il post del Venturi:  Skanditschentum und Rassenhasse. Beiträge zur Theorie der wissenschaftlichen Gherikunde.) Ora al di la della funzionalità  o meno di un  sequestro preventivo e pensando a quanti,  da destra a sinistra,  in Italia  propagano le loro cazzate offendendo i diritti umani (dai migranti agli omosessuali, alle coppie di fatto,  passando dal diritto all'eutanasia a quello all'aborto ecc)  mi fa proprio specie che ci siano crociate a favore d’individui del genere soprattutto nei social network, in primis su facebook.  Un sacco di persone si sono trovate coattamente catapultate nel gruppo Contro la chiusura di Radio Studio 54 dove s’inneggia la sacralità della nostra costituzione verso la libertà di parola, ma s’ignora completamente  la Legge Scelba.  Pagineminkia, gestite da fasciminkia, manipolano la verità per difendere uno che chiama merde i migranti e augura scariche di legnate ai parcheggiatori abusivi dai microfoni della sua radio. Questi paladini della libertà di parola sono fantastici, in perfetto stile bimbaminkiesco fanno i loro proclami, spesso scrivendo in stampatello, e quando qualcuno fa notare loro che il razzismo non ha nessuna giustificazione razionale lo bannano. Que viva la liberdad! Non riesco a dimenticare che il fascismo, il nazismo e tutte le forme di dittatura si sono propagate come funghi giocando sull’animosità degl’individui e sulla loro superficialità. Non riesco a non pensare che un insieme di cazzate, come quelle sparate da Gheri Guido, in passato siano costate la vita a milioni di persone, compresi i due uomini che. una mattina come  tante. aprivano il loro banchino al mercato di piazza Dalmazia.